fiat

Addio Italia, le Fiat si produrranno in Serbia
Fiat 500 (Stellantis)
Entro il 2030 perderemo anche il primato di vetture dello storico brand assemblate in patria: ne verranno create di più nel sito di Kragujevac e in Turchia. Nel primo trimestre 2024 i veicoli Stellantis realizzati da noi sono diminuiti del 10% rispetto al 2023.
Francis Lombardi pilota: dalla guerra, ai record, all'industria.
Secondo da sinistra Francis Lombardi. Sullo sfondo l'S-71 del raid Roma-Buenos Aires. Nel riquadro il pilota durante la Grande Guerra (Getty Images)

Il vercellese fu asso nella Grande Guerra. Negli anni Trenta volò in tutto il mondo, dall'Africa all'Asia. Pioniere dell'aviazione civile, fu anche carrozziere di fuoriserie fino agli anni Settanta.

Stellantis taglia 2.500 posti in Italia. In un anno di Algeria già 2.000 assunzioni
Lo stabilimento Stellantis di Cassino (Getty Images)
  • Intesa sugli esuberi incentivati a Mirafiori e Cassino. In Africa cresce la produzione. Urso tratta con Tesla per i camion elettrici.
  • Agnelli-Elkann: per la difesa, sulla successione non c’è reato penale. A giorni il verdetto sui sequestri.

Lo speciale contiene due articoli.

Ritratti | Vittorio Valletta, il professore della Fiat

Il terzo podcast di Ritratti è dedicato a Vittorio Valletta. Diresse la Fiat per vent'anni, dal 1946 al 1966, il periodo della grande espansione, diventando una delle figure chiave del decollo dell’industrializzazione italiana e del miracolo economico. Ma anche il responsabile della decisione di accentrare a Torino e dintorni l’industria automobilistica. Valletta fu rispettato, ubbidito, temuto, odiato. Al vertice di una gerarchia solida e potentissima che controllava l’azienda automobilistica, la sua parola era considerata definitiva su ogni questione aziendale. Verso il «Professore» (chiamato così per la sua antica docenza di contabilità) all'interno si professava un ossequio assoluto. La Fiat di Valletta fu un’azienda fortemente accentrata, che ottenne grandi risultati produttivi, tanto da arrivare a occupare la quinta posizione a livello mondiale quando il Professore lasciò la presidenza, nel 1966, a Gianni Agnelli. Questa è la sua storia. Buon ascolto.

L’immunità della famiglia dell’Avvocato è finita
Gianni Agnelli (Getty Images)

Perfino i pm di Tangentopoli si fermarono in anticamera, rinunciando a varcare la sottile linea rossa che collegava il sistema politico agli Agnelli. La magistratura si accontentò infatti delle parole con cui l’Avvocato circoscrisse la corruzione, che era servita al gruppo Fiat per finanziare illecitamente i partiti, a pochi e isolati episodi.

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