Il leader dei popolari e la Von der Leyen intendono vendicarsi di Trump colpendo le Big Tech, per le quali, però, non esiste un’alternativa made in Ue. Col muro contro muro finiremmo tra le braccia dell’autocrate Xi.
I dazi ai Paesi che importano barili dal Venezuela, imposti con la scusa delle gang di Caracas che dilagano in America, servono a colpire la Cina, ma anche a estendere le quote di mercato Usa. I prezzi caleranno, senza ridurre troppo i profitti dei produttori.
Dopo il taglio dell’80% dei fondi Usaid, prende forma la strategia di Trump: Exim finanzia un impianto di Lng in Mozambico, il fondo Apollo entra nel gasdotto turco Tanap. L’obiettivo è il predominio energetico.
Gli irregolari potranno essere fermati in scuole e chiese. Migliaia di militari ai confini col Messico. Il prelato della capitale difende clandestini e gay. La replica del tycoon: «Toni sgradevoli». Parte un maxi piano per l’Ia.
The Donald accusa ufficialmente la sinistra britannica di aiutare la campagna della rivale. Grave imbarazzo per il premier Keir Starmer. In caso di vittoria si andrà verso un repulisti al Pentagono della filiera filo-Teheran.