La Procura di Benevento ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare per cinque persone tra cui un funzionario pubblico, un impiegato del Ministero della Giustizia e un appartenente alle forze dell'ordine, accusati a vario titolo di diversi reati di truffa ai danni dello Stato per il conseguimento di erogazioni pubbliche, frode in pubbliche forniture, corruzione e rivelazione di segreti d'ufficio.
Principale accusato è l'imprenditore Paolo Di Donato, soprannominato il «re dei rifugiati» e al vertice del consorzio Maleventum. Negli anni, Di Donato, avrebbe guadagnato un milione di euro grazie al business dell'accoglienza.