A riferire sulla libertà di stampa in Italia, l’Europarlamento chiama solo i direttori «Fanpage» e «Report». Jacopo Coghe (Pro Vita): «Scriverò una lettera di protesta a Ursula».
Tre dei 136 firmatari della «Westminster Declaration»: da sinistra Jordan Peterson, Niall Ferguson e Julian Assange
La «Westminster Declaration» firmata dai maggiori pensatori e studiosi mondiali. Sott’accusa il bavaglio Ue del Digital service act: «La verità non la decide la politica».
Tra i 136 firmatari della dichiarazione personaggi di spicco come lo psicologo e saggista canadese Jordan Peterson; lo storico ed economista britannico, Niall Ferguson; e il giornalista-editore di Wikileaks, Julian Assange. Qui la lista completa.
Il prof Paolo Marzano commenta le nuove norme di Bruxelles su Internet: «Utili per dare responsabilità alle piattaforme, ma bisogna stare attenti a non colpire l’informazione».
Il commissario europeo per il Mercato interno Thierry Breton (Ansa)
Il Digital services act non solo permette di oscurare le opinioni sgradite e bollate come bufale, ma crea anche un meccanismo per bloccare la monetizzazione dei siti non allineati e impedirgli di finanziarsi.