canna

Le oche giulive entusiaste per l’erba vogliono una vita a misura di tossico
(IStock)
La depenalizzazione della cannabis viene dipinta come una giusta battaglia per i diritti. In realtà oggi i principi attivi della marijuana sono altissimi: rischiamo picchi di abuso e gravi conseguenze sociali.
Il referendum sulla cannabis legale vuole sdoganare la droga dello stupro
Ansa
I Radicali puntano a eliminare la reclusione per chi produce o vende sostanze come Ghb e Gbl, cocaina e funghi allucinogeni.
Pesca sportiva, un business che sfiora i 3 miliardi di euro
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  • Attrezzatura, imbarcazioni, viaggi, alloggi ed eventi: secondo i dati diffusi dalla Fipsas, l'indotto di tutte le attività correlate a questa disciplina arriva a 2,8 miliardi di euro. In Italia si contano 2 milioni di pescatori sportivi, di cui 180.000 associati ai 3.043 club della Federazione.
  • Da Nord a Sud ecco dove si può pescare. Tra le regioni più attrezzate Lombardia, Trentino Alto Adige, Lazio e Sardegna.

Lo speciale contiene due articoli.

Tossicodipendenti già a 16 anni e in comunità persino dodicenni
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  • Si abbassa ancora l'età del primo contatto con le sostanze. Hashish, marijuana, cocaina acquistate con la paghetta. I centri di recupero: il fenomeno ci sta sfuggendo di mano.
  • Il neurochirurgo Giulio Maira: «Gli stupefacenti provocano danni permanenti al cervello, i ragazzi cercano lo sballo subito. La scuola ha abbassato la guardia. Avevo chiesto alla Azzolina di dedicarvi 2 ore all'anno: nessuna risposta».
Dl Ristori, PV&F: «Non si può fare sport e perdete il lavoro, ma i 5 stelle pensano a farvi fare le canne»
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«Contro l'emergenza Covid e per non rischiare altre vittime della pandemia i giallorossi hanno chiuso anche le palestre che si curano del nostro benessere fisico, ma state tranquilli, una canna per fumare e dimenticare che state perdendo tutto, anche il vostro lavoro, ve la concederanno. Scandalosi!» così tuona Toni Brandi, presidente Pro Vita e Famiglia onlus, sull'emendamento 5 stelle al Dl Ristori per regolamentare l'intera filiera della canapa con anche la liberalizzazione della dannosa cannabis cosiddetta light.

«La giustificazione, poi, che l'utilizzo della cannabis sia fenomeno che non può più essere ignorato e che debba essere prontamente affrontato, è come dire che la chiusura dei ristoranti alle 18 e di tutte le altre attività a rischio invece sia un'occasione imperdibile e una grande opportunità. Ma non si vergognano? E comunque, se un comportamento è sbagliato tale rimane e deve rimanere vietato! Così tra l'altro si ignorano la morte di tante persone e il rispetto delle minime norme di prevenzione» ha concluso Jacopo Coghe, vice presidente della onlus.

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