2019-03-08
Il Pd ha lasciato Siena con un buco da 13 milioni di euro
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La segnalazione della Corte dei Conti riguarda il 2015-2016: rispetto al disavanzo presentato dal Comune di circa 8 milioni di euro ce n'è un altro di 23 milioni di euro. Di questi, 13 milioni sono un disavanzo ordinario che l'attuale giunta è tenuta a ripianare in un massimo di tre anni. Il sindaco Luigi De Mossi: «La responsabilità politica è della precedente amministrazione. Non ci dicano più che ci hanno lasciato un bilancio sano».«Un buco nel bilancio del Comune di 13 milioni di euro». È quanto annunciato quest'oggi dal sindaco di Siena Luigi De Mossi nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella Sala delle Lupe di Palazzo Pubblico. Il primo cittadino, insieme all'assessore al bilancio Luciano Fazzi, ha così comunicato la notizia della segnalazione da parte della Corte dei Conti sulle gravi irregolarità commesse dal Comune toscano in riferimento al bilancio degli anni 2015 e 2016. «La Corte dei Conti ci ha segnalato gravi irregolarità nei rendiconti del bilancio 2015-2016» - ha dichiarato De Mossi - «Rispetto al disavanzo presentato dal Comune di circa 8 milioni di euro la Corte dei Conti ha determinato un disavanzo di circa 23 milioni di euro. Di questi, circa 13 milioni sono un disavanzo ordinario che ora il Comune di Siena è tenuto a ripianare in un massimo di tre anni».Una situazione preoccupante che l'attuale amministrazione ha ereditato da quella precedente guidata dal Partito democratico e dall'ex sindaco Bruno Valentini, in carica dal giugno 2013 a giugno 2018, e che va a sommarsi al debito fuori bilancio da oltre un milione di euro contratto dal Comune con Intesa nel 2013 per la fornitura e manutenzione dell'illuminazione pubblica. Debito poi rateizzato fino al 2020 dall'amministrazione De Mossi, la quale sarà chiamata ora a fare i conti con questa nuova e più pesante spada di Damocle. «Io e la mia giunta, per ora, ci stiamo concentrando più su quelle che sono le possibilità che noi abbiamo per tutelare i cittadini» ha detto De Mossi durante la conferenza stampa. Per quanto riguarda, invece, il tema delle responsabilità politiche riconducibili a quella che è stata l'amministrazione precedente, l'attuale primo cittadino senese non ha certo dubbi: «Dopo il debito fuori bilancio di oltre un milione, dato riscontrato nel dicembre dell'anno scorso, devo dire che questa è una nuova grossa difficoltà economica che noi ci troviamo a ereditare dalla precedente amministrazione del Partito democratico. Ci tuteleremo secondo legge, e da oggi non accetto più che qualcuno dica che ci è stato consegnato un Comune con un bilancio sano».Guardando invece a quello che sarà il futuro il sindaco ha dettato i tempi: «Dobbiamo necessariamente ripianare il disavanzo nei prossimi tre anni ed entro il 5 maggio dobbiamo presentare alla Corte dei Conti un piano di rientro. Inoltre, stiamo aspettando ancora le comunicazioni in ordine al bilancio del 2017. Quindi non sappiamo i dati di quella annata, ma è evidente che qualunque misura prenderemo per il bilancio, questa notizia impatterà pesantemente nei conti del 2019-2021».Nell'immediato, invece, tra le mosse del sindaco potrebbero e dovrebbero esserci le dismissioni immobiliari, che «saranno la prima voce che utilizzeremo proprio per non andare a impattare sulla tassazione nei confronti dei cittadini. Questo perché, qualunque misura non prenderemo impatterà fortemente sui conti» ha spiegato ancora De Mossi.
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