{{ subpage.title }}

«Il compenso per la mia partecipazione al programma "Che tempo che fa" viene pagato dalla società di produzione all'università Cattolica di Milano che lo utilizza per finanziare giovani laureati»

«Il compenso per la mia partecipazione al programma "Che tempo che fa" viene pagato dalla società di produzione all'università Cattolica di Milano che lo utilizza per finanziare giovani laureati»
ANSA

Caro direttore, le scrivo in relazione all'articolo pubblicato il 12 ottobre dal titolo "Cottarelli pagato per sparare sul Governo". A parte contestare l'intenzione che mi viene attribuita di sparare sul governo (nella scorsa puntata ho anche indicato che non mi sembra che la legge di bilancio, pur aumentando i rischi, sia tale da provocare una crisi in assenza di shock esterni e che lo spread si stabilizzerà), vorrei chiarire ancora una volta che il compenso per la mia partecipazione al programma Che Tempo Che Fa viene pagato dalla società di produzione all'Università Cattolica di Milano che lo utilizza per finanziare assegni di ricerca per giovani laureati. Sottolineo che il pagamento è fatto dalla società di produzione, una società privata, e non dalla Rai, che acquista il programma dalla società di produzione a un prezzo prefissato. Quindi se tale pagamento non venisse effettuato il risultato sarebbe un profitto più alto per la società di produzione (e non un risparmio per la Rai) e meno occupati come assegnisti universitari.

Carlo Cottarelli


È esattamente quello che abbiamo scritto. I soldi vanno all'Osservatorio sui conti pubblici della Cattolica, di cui lei è direttore. E a pagare è la società di produzione di Fabio Fazio, che poi si fa pagare dalla Rai, che si fa pagare dagli italiani. Quindi la sostanza, indiscutibile, è questa: gli italiani pagano e ogni sua apparizione costa 6.500 euro. Ognuno, poi, giudichi come vuole.

Mario Giordano

Milano, vertice sulla sicurezza negli stadi tra Lega Serie A e Polizia
Da sinistra: Bruno Migale, Ezio Simonelli, Vittorio Pisani, Luigi De Siervo, Diego Parente e Maurizio Improta
Questa mattina la Lega Serie A ha ricevuto il capo della Polizia, prefetto Vittorio Pisani, insieme ad altri vertici della Polizia, per un incontro dedicato alla sicurezza negli stadi e alla gestione dell’ordine pubblico. Obiettivo comune: sviluppare strumenti e iniziative per un calcio più sicuro, inclusivo e rispettoso.
Continua a leggereRiduci
Da 56 giorni i genitori non vedono i figli. Gli assistenti sociali però non rispondono
Troppe anomalie sul caso dell’altra famiglia nel bosco. Marina Terragni: «È fuori legge». Ma le operatrici temono per la loro immagine.

«Voglio sapere dove sono i bambini. Sono passati 56 giorni senza vederli. Neppure una telefonata. Non sappiamo come stanno, cosa mangiano, se dormono…». Le lacrime scivolano giù con dignità sul bel volto di mamma Nadya, mentre si siede con noi sulla panca fuori, all’ingresso di casa. Siamo nel bosco di Caprese Michelangelo, piccolo borgo in provincia di Arezzo. «Con mio marito Harald», racconta Nadya, «siamo andati più volte ai servizi sociali. Ci hanno detto che non possiamo vederli perché sono in un luogo segreto. Tutto questo è un abuso. Una violenza che viene fatta a noi e ai nostri figli».

Continua a leggereRiduci

Il premier: «Il governo ci ha creduto fin dall’inizio, impulso decisivo per nuovi traguardi».

«Il governo ha creduto fin dall’inizio in questa sfida e ha fatto la sua parte per raggiungere questo traguardo. Ringrazio i ministri Lollobrigida e Giuli che hanno seguito il dossier, ma è stata una partita che non abbiamo giocato da soli: abbiamo vinto questa sfida insieme al popolo italiano. Questo riconoscimento imprimerà al sistema Italia un impulso decisivo per raggiungere nuovi traguardi».
Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un videomessaggio celebrando l’entrata della cucina italiana nei patrimoni culturali immateriali dell’umanità. È la prima cucina al mondo a essere riconosciuta nella sua interezza. A deliberarlo, all’unanimità, è stato il Comitato intergovernativo dell’Unesco, riunito a New Delhi, in India.

«Il vaccino a mRna accelera i tumori e attiva le metastasi nei malati»
Ansa
  • Una ricerca di recente pubblicazione mostra come, dati alla mano, Covid e preparati genici velocizzino la crescita delle masse cancerogene. Chi ha ricevuto le dosi è più esposto perché più sollecitato.
  • Boccia (Pd) durante l’audizione di Sileri in commissione: «Decidevano Cts e Cdm» L’allora viceministro conferma: «Io isolato. Non so chi abbia imposto la tachipirina».

Lo speciale contiene due articoli.

Continua a leggereRiduci
Le Firme

Scopri La Verità

Registrati per leggere gratuitamente per 30 minuti i nostri contenuti.
Leggi gratis per 30 minuti
Nuove storie
Preferenze Privacy