Dico «pulizia etnica», ma senza cattiveria

Dico «pulizia etnica», ma senza cattiveria
Maurizio Gasparri (Ansa)
La mia affermazione riguardo Maurizio Gasparri era solo enfasi parolistica, accompagnata dall'aggettivo «intellettuale» fra parentesi. Avevo anche detto di voler inseguire Luigi Di Maio con una roncola, se è per questo. Ho solo una idiosincrasia per i «Capitan Fracassa».

La risposta di Maurizio Belpietro: «Caro Antonello, ovviamente tu sei libero di pensare di Maurizio Gasparri, come di qualsiasi altro politico, ciò che vuoi, e pure di scriverlo. E di certo non mi metterò io a discutere dei torti e delle ragioni del senatore di Forza Italia, il quale credo sia abituato alle critiche e anche alle repliche. Tuttavia, permettimi di dirti una cosa: per spiegare che la frase in cui dicevi che Gasparri suscita in te un desiderio di «pulizia etnica (intellettuale)» non era da prendere alla lettera, perché scherzavi, non c'era bisogno di scrivere una pagina. Bastava una riga: scusate, ho scritto una cazzata. Succede anche ai migliori».

La battaglia sul campo, i casi di corruzione e il futuro di un conflitto senza fine. Con la partecipazione del generale Antonio Li Gobbi.

Meloni da Mattarella: «Frasi inopportune»
Giorgia Meloni e Sergio Mattarella (Ansa)
Faccia a faccia di mezz’ora. Alla fine il presidente del Consiglio precisa: «Non c’è nessuno scontro». Ma all’interlocutore ha rinnovato il «rammarico» per quanto detto dal suo collaboratore. Del quale adesso auspicherebbe un passo indietro.

Poker a colazione. C’era un solo modo per scoprire chi avesse «sconfinato nel ridicolo» (come da sprezzante comunicato del Quirinale) e Giorgia Meloni è andata a vedere. Aveva buone carte. Di ritorno da Mestre, la premier ha chiesto un appuntamento al presidente della Repubblica ed è salita al Colle alle 12.45 per chiarire - e veder chiarite - le ombre del presunto scontro istituzionale dopo lo scoop della Verità sulle parole dal sen sfuggite al consigliere Francesco Saverio Garofani e mai smentite. Il colloquio con Sergio Mattarella è servito a sancire sostanzialmente due punti fermi: le frasi sconvenienti dell’ex parlamentare dem erano vere e confermate, non esistono frizioni fra Palazzo Chigi e capo dello Stato.

Garofani conferma le parole sullo «scossone»
Francesco Saverio Garofani (Imagoeconomica)
Altro che «attacco ridicolo», come aveva scritto il Quirinale. Garofani ammette di aver pronunciato in un luogo pubblico il discorso anti premier. E ora prova a farlo passare come «chiacchiere tra amici».

Sceglie il Corriere della Sera per confermare tutto quanto scritto dalla Verità: Francesco Saverio Garofani, ex parlamentare Pd, consigliere del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, finito nella bufera per alcune considerazioni politiche smaccatamente di parte, tutte in chiave anti Meloni, pronunciate in un ristorante e riportate dalla Verità, non smentisce neanche una virgola di quanto da noi pubblicato.

Food Talk | Le meraviglie dell'uovo

Intervista con Barbara Agosti, chef di Eggs, la regina delle uova che prepara in ogni modo con immensa creatività

Le Firme

Scopri La Verità

Registrati per leggere gratuitamente per 30 minuti i nostri contenuti.
Leggi gratis per 30 minuti
Nuove storie
Preferenze Privacy