Pari Opportunità, PV&F: «Nascono nuovi ‘campi di rieducazione’ per giornalisti»

Pari Opportunità, PV&F: «Nascono nuovi ‘campi di rieducazione’ per giornalisti»
provitaefamiglia.it

«Questo tragico 2020 vedrà anche la nascita di nuovi 'campi di rieducazione'. Dopo i bambini, il governo giallorosso vuole indottrinare sempre di più anche i giornalisti. Costo dell'operazione: quasi 78 mila euro. Sono i soldi di noi italiani ed è qualcosa di ignobile e infame in questo gravissimo momento di crisi» ha dichiarato Toni Brandi, presidente di Pro Vita e Famiglia onlus.

«Da quanto è emerso da un articolo su Il Tempo il governo Conte vuole finanziare una serie di corsi di formazione e seminari per insegnare ai cronisti italiani quali parole usare per evitare discriminazioni etnico-razziali e sessuali. Due contratti addirittura già sarebbero stati firmati dal Dipartimento per le Pari opportunità della presidenza del Consiglio e con organizzazioni che si occupano di questi temi. Il solito magna magna, delle solite lobby, in un momento che vede tante piccole e medie imprese chiudere perchè i ristori non bastano a coprire le spese. Ma come si può agire senza coscienza in questo modo e buttare così tanti soldi pubblici?» ha aggiunto Jacopo Coghe, vice presidente della stessa onlus.

«Purtroppo il tema della formazione in mano alle lobby LGBTQIA+ non è affatto una novità. E' da tempo che l'Ordine dei Giornalisti prevede corsi di aggiornamento "allineati" al politicamente corretto e indirizzati ossessivamente a questi temi, corsi a cui si attribuisce anche la qualità di essere deontologici. Ma la manipolazione dei futuri manipolatori mediatici mai come ora deve indignare» ha proseguito Toni Brandi.

«Poi il Dipartimento per le Pari Opportunità ha anche deciso di finanziare due convegni all'interno della decima edizione di «Divergenti Festival Internazionale di Cinema Trans» previsto dal 19 al 28 novembre a Bologna. La spesa è di 9 mila euro in questo caso. Il primo convegno è su «Transessualismo nei processi migratori», il secondo sul tema «Archivi di storia trans». Ma i convegni non sono vietati? Non sono certo due temi importantissimi ed essenziali poi per la nostra società massacrata dal Covid. Siamo di fronte a una casta irresponsabile e scandalosa. I giallorossi si vergognino profondamente» ha concluso Jacopo Coghe, vice presidente di Pro Vita e Famiglia.

Love, peace & Hitler. L’ignota passione delle grandi rockstar per il Terzo Reich
John Lennon e la cover del libro di Daniel Rachel (Getty Images)
Un saggio riscrive la storia della musica: Lennon si ritraeva come il Führer e Clapton amava il superconservatore Powell.

L’ultimo è stato Fedez: dichiarando di preferire Mario Adinolfi ad Alessandro Zan e scaricando il mondo progressista che ne aveva fatto un opinion leader laburista, il rapper milanese ha dimostrato per l’ennesima volta quanto sia avventata la fiducia politica riposta in un artista. Una considerazione che vale anche retrospettivamente. Certo, la narrazione sul rock come palestra delle lotte per i diritti è consolidata. Non di meno, nasconde zone d’ombra interessanti.

Carofiglio, il samurai della giustezza in camicia bianca
Gianrico Carofiglio (Ansa)
Magistrato, politico in quota Pd per un breve periodo e romanziere. Si fa predicatore del «potere della gentilezza» a colpi di karate. Dai banchi del liceo insieme con Michele Emiliano, l’ex pm barese si è intrufolato nella cricca degli intellò scopiazzando Sciascia.
I veicoli elettrici non fanno calare la CO2
(IStock)
Pure la Francia fustiga l’ostinazione green di Bruxelles: il ministro Barbut, al Consiglio europeo sull’ambiente, ha detto che il taglio delle emissioni in Ue «non porta nulla». In Uk sono alle prese con le ambulanze «alla spina»: costate un salasso, sono inefficienti.

Con la Cop 30 in partenza domani in Brasile, pare che alcuni Paesi europei si stiano svegliando dall’illusione green, realizzando che l’ambizioso taglio delle emissioni in Europa non avrà alcun impatto rilevante sullo stato di salute del pianeta visto che il resto del mondo continua a inquinare. Ciò emerge dalle oltre 24 ore di trattative a Bruxelles per accordarsi sui target dell’Ue per il clima, con alcune dichiarazioni che parlano chiaro.

«Sulla droga sentenze stupefacenti»
Alfredo Mantovano (Imagoeconomica)
Terminata la due giorni della Conferenza nazionale sulle dipendenze nella capitale. Mantovano: «Per certi giudici qualche chilo di sostanza è per uso personale».
Le Firme

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