2019-04-21
Nell'incendio persi «solo» i 21 ettari di legno del tetto della cattedrale
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Notre Dame de Paris non è la stessa Notre Dame de Paris descritta da Victor Hugo nell'omonimo romanzo. E la colpa non è del rogo che lo ha sventrato. Notre Dame de Paris non è più la stessa perché sono stati i francesi, nel corso dei secoli, a deturparla, a fare razzie dei suoi tesori, a lasciarla cadere a pezzi e poi a ricostruirla in modo sempre diverso.Lo speciale comprende gallery fotografiche e video.Ma andiamo con ordine e guardiamo qualche numero: con i suoi 4.800 metri quadrati di estensione, la cattedrale di Parigi è solo la 42esima chiesa più grande del mondo. La prima in classifica è ovviamente la Basilica di San Pietro in Vaticano, ma i francesi sono stati superati da decine di chiese mastodontiche costruite negli ultimi decenni. In decima posizione, con un'estensione quasi doppia a quella di Notre Dame, c'è persino una chiesa copta egiziana, la Cattedrale della Natività del Cairo, consacrata nel 2017. Nessuna, però, ribatterebbero i francesi, riesce a eguagliare il fascino gotico della cattedrale parigina. Peccato che siano stati proprio loro a trasfigurarla senza troppi rimorsi. Costruita a partire dal 1163 per volere del vescovo di Parigi Maurice de Sully, Notre Dame de Paris è stata finanziata sia dalla Chiesa che dalla Corona di Francia e completata soltanto a metà del 1300. I primi restauri, volti ad arricchirla secondo i gusti delle varie epoche, sono cominciati nel Rinascimento e continuati fino all'età barocca. Ma è durante la Rivoluzione francese che Notre Dame è stata devastata come mai prima. I rivoluzionari illuministi l'hanno privata di tutti gli oggetti preziosi per coniare moneta e hanno distrutto le statue della facciata, dei portali, e buttato giù persino la flèche, la guglia centrale, quella andata a fuoco il 15 aprile scorso. Il degrado non si è fermato né prima l'incoronazione di Napoleone del 2 dicembre 1804, né dopo. Tra portali finti montati all'occorrenza e bandiere appese ai muri per nascondere i danni, Notre Dame è stata massicciamente ristrutturata solo dopo la pubblicazione del romanzo di Hugo del 1831. Eppure ancora una volta a rimetterci sono stati i cittadini francesi, che hanno finanziato i lavori con quasi 300.000 franchi di soldi pubblici.Il risultato? Una cattedrale tutta nuova, piena zeppa di gargoyle piazzati qua e là dall'architetto Viollet-le-Duc (titolare dei restauri) e priva di quelle aggiunte stilistiche che l'avevano arricchita nel corso dei secoli. L'ultimo intervento di peso c'è stato negli anni Trenta del Novecento, quando le autorità parigine hanno fatto rifare le 24 vetrate principali per ben due volte, dato che la prima "infornata" era venuta male. Finché l'incendio del 15 aprile, scoppiato prima che Macron tenesse un importante discorso alla nazione, ha incenerito quel poco che rimaneva della Notre Dame medievale. Cosa è andato perduto? Niente di meno che la struttura in legno del tetto, costruita utilizzando i tronchi di 1.300 querce (pari a 21 ettari di foresta), alcuni dei quali risalenti al XII secolo. Una storia non così rispettabile per una chiesa che dovrebbe essere il simbolo della cristianità francese nel mondo.