Per quanto riguarda il tasso fisso, il nostro Paese si posiziona nei gradini bassi della classifica europea con un valore di 2,89%: solo Grecia e Germania fanno peggio, con indici fissi che partono, rispettivamente, da 3,20% e 3,12%. Sul fronte del tasso variabile, invece, l'Italia mantiene il suo primato con 1,32% e nessuno, tra i Paesi analizzati, offre un tasso iniziale migliore.
Maros Sefcovic (Ansa)
- Mentre Bruxelles ha difficoltà a trovare una posizione unitaria, attraversata dagli interessi divergenti di Francia, Germania e Italia, secondo il «Financial Times» il tycoon sarebbe pronto a imporre tariffe al 17% sull’agroalimentare. Che per noi sarebbe una mazzata.
- Con i crediti di emissione, venduti alle altre case di auto, dal 2015 Elon Musk ha raccolto 11 miliardi.