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Milano-Cortina 2026, Brescia dà il via al tour di promozione territoriale

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Milano-Cortina 2026, Brescia dà il via al tour di promozione territoriale
L’assessore al turismo della Lombardia, Barbara Mazzali, e il sindaco di Brescia, Laura Castelletti, inaugurano il progetto «Il Cuore delle Olimpiadi»

Dodici tappe attraverso i capoluoghi di Provincia per raccontare la Lombardia in vista dei Giochi invernali. Il progetto «Cuori Olimpici» di Lombardia Style è partito domenica con la partecipazione di Vittorio Brumotti.


È iniziato domenica a Brescia il tour promozionale «Il Cuore dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali», un’iniziativa di Regione Lombardia per valorizzare il territorio in vista di Milano-Cortina 2026. L’evento, inaugurato in occasione della Brescia Art Marathon, prevede dodici tappe nelle altrettante Province lombarde, con l’obiettivo di valorizzare le eccellenze culturali, naturalistiche ed enogastronomiche del patrimonio.

La prima giornata ha visto la partecipazione dell’assessore regionale al Turismo, Barbara Mazzali, e del sindaco di Brescia, Laura Castelletti. «La maratona di domenica porta con sé il logo olimpico e un messaggio chiaro, quello di un evento non solo sportivo, ma anche un’opportunità unica per far conoscere al mondo le eccellenze turistiche della Lombardia. Brescia, con la sua arte, la sua storia e la capacità di innovare, è il punto di partenza ideale per questa grande avventura», ha commentato Mazzali.

A fare da testimonial del progetto è Vittorio Brumotti, campione di bike trial e noto volto televisivo. Già protagonista dei video promozionali Lombardia Style, Brumotti, che accompagnerà le tappe del tour con esibizioni e contenuti video che verranno diffusi sui canali digitali della Regione, ha affermato: «Attraverso lo sport vogliamo raccontare la bellezza della Lombardia, con immagini spettacolari che mostrano il nostro patrimonio da un punto di vista inedito».

L’iniziativa proseguirà nei prossimi dieci mesi, con appuntamenti che toccheranno diverse località. Dopo Brescia, la prossima tappa sarà Pavia, per rievocare e ricordare il cinquecentesimo anno dalla battaglia di Pavia, combattuta nel 1525, durante la guerra d’Italia del 1521-1526, tra l’esercito francese guidato da Francesco I e l’armata imperiale di Carlo V. Scontro che si concluse con la vittoria dell’imperatore e dei suoi lanzichenecchi e la prigionia del re di Francia. Una battaglia il cui esito ridisegnò per i secoli a venire la geopolitica lombarda. Seguiranno Milano, con la maratona e la «Family Run», Lodi, con i Laus Open Games, e altre città come Varese, Lecco, Mantova, Bergamo, fino alla Valtellina e al Lago di Como.

«L’obiettivo è quello di creare un filo conduttore tra sport, turismo e tradizione, accompagnando la Lombardia verso Milano-Cortina 2026 con eventi che coinvolgano cittadini e visitatori», ha spiegato l’assessore Mazzali.

L’intero progetto sarà documentato con video e contenuti digitali pubblicati sulla piattaforma InLombardia, il portale ufficiale del turismo regionale. «Un viaggio lungo dodici tappe per raccontare un territorio che si prepara ad accogliere un evento storico», ha concluso Brumotti.


«Il Cuore delle Olimpiadi», promosso da Lombardia Style

Gli Usa bannano il censore Breton che voleva «europeizzare» i social
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Visto negato all’ex commissario Ue del Digital services act. Bruxelles: «Reagiremo».

La notizia della revoca del visto d’ingresso negli Usa a Thierry Breton, ex commissario dell’Unione europea, con l’accusa (motivata da Marco Rubio) di frode e «minaccia agli interessi americani» è atterrata sulle scrivanie dei super burocrati Ue alla vigilia di Natale, scatenando vibranti proteste.

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Studio di Bankitalia smonta i catastrofisti. L’export in America non ha perso coi dazi
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Le imprese che vendono negli States hanno visto calare i margini di appena lo 0,3%. Preoccupa di più l’aumento di import cinese.

Gli economisti avevano pronosticato sfaceli, crisi del sistema produttivo, crollo del Pil, ma a nove mesi (il 2 aprile scorso il primo annuncio di tariffe del 10% su tutte le importazioni mondiali) dall’ondata di dazi imposti dal presidente americano Donald Trump il cataclisma non c’è stato. Semmai, il maggior impatto si è avuto in modo indiretto dalle imposte doganali applicate alla Cina che, vedendosi sbarrato il mercato degli Stati Uniti, ha riversato un’ondata di merci sull’Europa.

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Argento boom, non solo bene rifugio. Per Oxford è «il metallo del futuro»
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Altro record a 77 dollari l’oncia: +160% da inizio anno. Dietro la corsa agli acquisti in risposta al calo dei tassi Usa e al rally dei debiti globali, c’è pure la forte domanda per batterie, chip e pannelli. Resta il deficit di offerta.

E alla fine anche l’argento ha deciso di smettere i panni del comprimario. Altro che cugino povero dell’oro, altro che metallo per il servizio di posate della nonna: oggi l’argento corre, sgomita e si prende la scena. A 77 dollari l’oncia, con un balzo del 160% da inizio anno, brilla come non mai e manda un messaggio chiaro ai mercati: non sono solo un bene rifugio, sono il metallo del futuro. Parola di Oxford Economics, che non è esattamente l’ultimo blog complottista sul Web, ma una delle bussole più ascoltate dalla finanza globale essendo un’articolazione della famosa università britannica.

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Giallo sulla presunta frase rivolta alla Curia: «Culatt... tutti insieme»
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Mistero sulle parole udibili in un video di «Vatican News» prima dell’udienza del Papa.

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