2021-02-12
I Lupi Grigi della Turchia sbarcano nel Nagorno Karabakh
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Recep Tayyip Erdogan e il presidente azero Ilham Aliyev (Ansa)
Non si placano le preoccupazioni per la situazione dei cristiani in Nagorno Karabakh. A fine gennaio, l'organizzazione apartitica International Christian Concern ha riferito che il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e l'omologo azero Ilham Aliyev hanno approvato la realizzazione di una scuola dei Lupi Grigi nell'area di Shusha.D'altronde, lo scorso 16 gennaio, il leader del Partito del movimento nazionalista turco, Devlet Bahceli, aveva dichiarato: «Ho detto che 'Se il nostro presidente Recep Tayyip Erdogan concede il permesso, e se il presidente dell'Azerbaigian, Ilham Aliyev, lo trova appropriato, il nostro obiettivo è costruire una scuola di nove classi a Shusha della Ulku Ocaklari Education and Culture Foundation su mie istruzioni personali». «Con l'accordo e l'approvazione reciproci del nostro presidente, il signor Recep Tayyip Erdogan e il presidente dell'Azerbaigian, il signor Ilham Aliyev, il nostro progetto per costruire una scuola a Shusha è stato approvato. Ringrazio sinceramente i nostri stimati presidenti per la loro sensibilità ed esprimo la mia gratitudine». Bisogna ricordare che, sotto il nome della Ulku Ocaklari Education and Culture Foundation, compaiano i cosiddetti Lupi Grigi: un'organizzazione turca nazionalista e islamista, fortemente controversa e considerata da alcuni di stampo terroristico. A novembre scorso, i Lupi Grigi sono per esempio stati banditi dalla Francia, che ha definito questo gruppo come «estremamente violento». Pressanti richieste per mettere fuori legge l'organizzazione sono inoltre in atto in Paesi europei, come l'Olanda e la Germania. Tutto questo, mentre nel 2019 l'Austria ha promosso una stretta contro gli appartenenti al gruppo.Legato notoriamente ai Lupi Grigi è, tra l'altro, anche Mehmet Ali Ağca, che - nel 1981 - attentò alla vita di Papa Giovanni Paolo II. L'organizzazione vanta inoltre fortissime connessioni proprio con il Partito del movimento nazionalista turco: forza politica che - alle elezioni generali del 2018 - è stata alleata con Erdogan. Lo stesso Bahceli - uno che ha definito la deportazione degli armeni del 1915 un «atto assolutamente corretto» - risulta uno dei principali alleati politici del Sultano. Quel Sultano che - ricordiamolo - ha ampiamente spalleggiato gli azeri in Nagorno Karabakh: una strategia dettata non soltanto dalla volontà di arginare gli armeni, ma anche di rafforzare l'influenza turca sul Caucaso. International Christian Concern ha registrato la presenza di appartenenti ai Lupi Grigi durante le operazioni militari in Nagorno Karabakh lo scorso autunno, raccogliendo foto di vari soldati azeri che - con le mani - facevano il gesto tipico dell'organizzazione. In particolare, secondo un recente rapporto della stessa International Christian Concern, «durante i quarantuno giorni di conflitto in Nagorno Karabakh, sia la Turchia che l'Azerbaigian hanno presentato la propria invasione come una liberazione. Tuttavia, questo messaggio includeva un linguaggio nascosto, comune ai Lupi Grigi e facilmente comprensibile dai promotori del panturchismo».È evidente che la realizzazione di una scuola legata ai Lupi Grigi nell'area di Shusha risulti uno scenario non poco inquietante. In primo luogo, si pone l'oggettivo problema della pericolosità di questa organizzazione in termini di violenza e fanatismo. In secondo luogo, troviamo un tema, per così dire, più di sistema. Da mesi si accavallano infatti le preoccupazioni per il patrimonio storico, religioso e culturale del Nagorno Karabakh. Un patrimonio (cristiano) che da più parti si teme possa essere progressivamente cancellato con il benestare più o meno tacito di azeri e turchi. Non sarà del resto un caso che, nelle scorse settimane, si siano verificati atti vandalici ai danni di alcuni edifici religiosi dell'area. Era inizio gennaio, quando il National Catholic Register pubblicò un'intervista al rettore della cattedrale di Shusha, padre Andreas Taadyan. «Shusha», aveva riferito costui all'epoca, «è ancora nelle mani degli azeri. Secondo i nostri corrispondenti, la situazione sta peggiorando ogni giorno. In particolare, mi è stato detto che stanno distruggendo case, santuari armeni e il nostro patrimonio culturale». E adesso arriva anche la scuola dei Lupi Grigi. La comunità internazionale batterà un colpo? Oppure continuerà a temere di alzare la voce con Erdogan?
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