L'ambasciata azera: «Menzogne su di noi». La nostra risposta: «E' cronaca»

L'ambasciata azera: «Menzogne su di noi». La nostra risposta: «E' cronaca»
Ansa

Spett.le direttore, in questi anni ci siamo trovati spesso a scrivere delle repliche al Suo giornale, sempre con garbo e rispetto, cercando di evidenziare i limiti di un'informazione unilaterale Purtroppo I'articolo di Alessandro Da Rold del 16 novembre esula da questo contesto, tanto da non meritare neppure un commento. Restiamo infatti attoniti nel leggere simili menzogne e diffamazioni mi passi tali termini pure brutali, perché di questo si tratta. Un certo tipo di notizie, totalmente false. si addice ad altro tipo di stampa, piuttosto che all'informazione seria e professionale che Vi avevamo, fino ad ora, attribuito. Ritenendo inaccettabile che il nome della nostra ambasciata e dei nostri diplomatici venga associato a simili articoli, Le chiederei una riflessione e una rettifica su quanto esposto

Cordiali saluti,

Mammad Ahmadzada

Gentile ambasciatore Ahmadzada, abbiamo più volte dato spazio sulla Verità alle vostre prese di posizione sull'annosa vicenda del Nagorno Karaback. L'articolo che mi contestate non è altro che è un resoconto della cronaca delle ultime settimane, fatti confermati dai diretti interessati tramite intimidazioni documentate. Come si può definire «menzogna» la minaccia ricevuta dal sindaco di Asolo Mauro Migliorini? Si tratta una mail minatoria per aver semplicemente chiesto l'indipendenza del Nagorno Karaback in consiglio comunale. Nel testo c'è scritto: «Ricorda, non siamo lontani». Siamo sempre disponibili a ospitare la vostra opinione, tramite, se volete, anche un'intervista.

Cordiali saluti

Alessandro Da Rold

Edicola Verità | la rassegna stampa del 19 novembre

Ecco #EdicolaVerità, la rassegna stampa podcast del 19 novembre con Flaminia Camilletti

Più soldi per medici e infermieri con l’autonomia nel Lombardo-Veneto
Roberto Calderoli e Luca Zaia (Ansa)
Attilio Fontana e Luca Zaia siglano le pre-intese su Protezione civile, professioni, previdenza integrativa e sanità. Il Doge: «Subito 300 milioni agli ospedali». Roberto Calderoli: «Federalismo fiscale entro marzo o saltano 32 miliardi di Pnrr».

Diciotto novembre. Data storica. Un anno dopo l’intervento della Corte costituzionale che ha fermato, di fatto, l’entrata in vigore della legge Calderoli sull’Autonomia differenziata, sono arrivate le prime storiche pre-intese tra i governatori di Veneto e Lombardia con il ministro degli Affari regionali su quattro materie: Protezione civile, professioni, previdenza complementare e gestione finanziaria della sanità. Nella Costituzione c’è scritto che sono 23 le materie che possono essere affidate in gestione alle Regioni, ma 15 sono «protette» dai Lep, ovvero bisogna fissare i Livelli essenziali di prestazione prima di procedere alla devoluzione. «Entro la legislatura», saranno fissati i criteri per i Lep ha annunciato Roberto Calderoli ieri mattina a Palazzo Balbi, la sede della Regione Veneto, durante la firma dell’accordo con Luca Zaia.

Crédit Agricole pronta alle nozze con Bpm
Imagoeconomica
Il nuovo ad dei francesi, Olivier Gavalda: «Seguiamo con grande attenzione le possibili opzioni di fusione». La Bce potrebbe concedere l’autorizzazione a salire oltre il 20% e arrivare al 29%. Il governo preferisce un’operazione Banco-Monte dei Paschi.

Crédit Agricole guarda al mercato italiano come elemento chiave della propria strategia di crescita. Il nuovo amministratore delegato Olivier Gavalda arrivato a maggio ha dichiarato di seguire «con grande attenzione» le possibili opzioni di fusione tra la controllata Crédit Agricole Italia e il gruppo Banco Bpm. La banca francese, che ha poco meno del 20% del capitale di Banco Bpm e potrebbe essere autorizzato dalla Bce a superare la soglia sensibile e arrivare fino al 29%, sta infatti collaborando con advisor come Deutsche Bank e Rothschild per esplorare una possibile fusione con il gruppo guidato da Giuseppe Castagna.

Provano a occultare le trame del Colle
Sergio Mattarella e Francesco Saverio Garofani (Imagoeconomica)

Garofani, consigliere di Mattarella, davanti a politici, funzionari e sportivi ha parlato della necessità di dare «provvidenziali scossoni» per evitare la vittoria del centrodestra. Bignami gliene ha chiesto conto ma invece della giustificazione dell’ex pd è arrivato un comunicato del Quirinale che vaneggia: «Attacco ridicolo». Ma qui di ridicolo c’è solo il tentativo di mettere il bavaglio al nostro giornale.

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