L'ambasciata azera: «Menzogne su di noi». La nostra risposta: «E' cronaca»

L'ambasciata azera: «Menzogne su di noi». La nostra risposta: «E' cronaca»
Ansa

Spett.le direttore, in questi anni ci siamo trovati spesso a scrivere delle repliche al Suo giornale, sempre con garbo e rispetto, cercando di evidenziare i limiti di un'informazione unilaterale Purtroppo I'articolo di Alessandro Da Rold del 16 novembre esula da questo contesto, tanto da non meritare neppure un commento. Restiamo infatti attoniti nel leggere simili menzogne e diffamazioni mi passi tali termini pure brutali, perché di questo si tratta. Un certo tipo di notizie, totalmente false. si addice ad altro tipo di stampa, piuttosto che all'informazione seria e professionale che Vi avevamo, fino ad ora, attribuito. Ritenendo inaccettabile che il nome della nostra ambasciata e dei nostri diplomatici venga associato a simili articoli, Le chiederei una riflessione e una rettifica su quanto esposto

Cordiali saluti,

Mammad Ahmadzada

Gentile ambasciatore Ahmadzada, abbiamo più volte dato spazio sulla Verità alle vostre prese di posizione sull'annosa vicenda del Nagorno Karaback. L'articolo che mi contestate non è altro che è un resoconto della cronaca delle ultime settimane, fatti confermati dai diretti interessati tramite intimidazioni documentate. Come si può definire «menzogna» la minaccia ricevuta dal sindaco di Asolo Mauro Migliorini? Si tratta una mail minatoria per aver semplicemente chiesto l'indipendenza del Nagorno Karaback in consiglio comunale. Nel testo c'è scritto: «Ricorda, non siamo lontani». Siamo sempre disponibili a ospitare la vostra opinione, tramite, se volete, anche un'intervista.

Cordiali saluti

Alessandro Da Rold

Isis e nuove milizie. Se la Siria esplode rischiamo anche noi
L'attentato alla chiesa di Damasco del 22 giugno (Ansa)
  • L’attentato alla chiesa di Damasco è opera di un gruppo appena nato. I negoziati con Israele e le ambiguità del leader Al Sharaa.
  • L’esperta Elisa Garfagna: «Oggi lo Stato islamico si concentra su Africa e Medio Oriente. I terroristi sfruttano l’Intelligenza artificiale e la conoscenza dei social. Il loro target sono gli adolescenti. Obiettivo: radicalizzare e reclutare».
  • Nell’agosto 2023 lo Stato islamico ha annunciato l’insediamento di un nuovo comandante: Abu Hafs al-Hashimi al-Qurashi. La nomina è stata resa pubblica tramite un messaggio audio diffuso dalla macchina propagandistica jihadista, nel quale il nuovo portavoce del gruppo, Abu Hudhayfah al-Ansari, ha proclamato la sua lealtà al nuovo «califfo».

Lo speciale contiene tre articoli.

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Ecco #DimmiLaVerità del 7 luglio 2025. Il nostro Fabio Amendolara racconto l'ultima decisione choc di un giudice sull'immigrazione.

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