La soluzione esiste: fate premier la Meloni

La soluzione esiste: fate premier la Meloni
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Il governo non è ancora nato ma già si sente poco bene, al punto che Matteo Salvini ieri è stato costretto ad agitare un'altra volta le elezioni anticipate, unico argomento in grado di mettere d'accordo gli onorevoli di ogni schieramento, inducendoli a trovare la soluzione anche ai problemi più complessi. Dopo settimane di discussione e di passi in avanti, ma soprattutto indietro, Lega e 5 stelle si sono infatti impantanati sul nome del presidente del Consiglio. Visto che a capo dell'esecutivo non possono stare, per ovvi motivi, né Matteo SalviniLuigi Di Maio, pena l'oscuramento di uno dei due, serve un terzo uomo. Sì, ma nessuno sa chi possa essere un premier terzo che vada bene a tutti, per questo il governo è tornato in alto mare.
Ragazzi sul filo di lama
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  • Investigatori e inquirenti lo dicono da tempo: «Ci troviamo di fronte a una nuova emergenza». Sono i minorenni che usano armi bianche per risolvere piccoli screzi Movida, scuole, piazze: ogni luogo può diventare un campo di battaglia E aumentano le denunce: a Milano è boom (+300%).
  • Lo scrittore Aurelio Picca: «Tra i duellanti c’era un reciproco riconoscimento, l’agguato era l’eccezione. Ora non ci si rende conto delle azioni.

Lo speciale contiene due articoli.

Morto suicida dal Duomo il killer di Milano
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Emanuele De Maria, evaso e latitante dopo aver accoltellato un uomo, si è gettato dalle terrazze della cattedrale. È stato riconosciuto per i tatuaggi. Trovata senza vita al Parco Nord la sua collega, di cui si erano perse le tracce.

Il bavaglio di Sala: non si parli di immigrati
Beppe Sala (Ansa)
Il primo cittadino meneghino e il resto della sinistra mobilitati contro il Remigration Day di sabato, un convegno programmato dalle forze identitarie europee in Lombardia per sollevare il problema della sicurezza. Minacce all’albergo che doveva ospitarlo.
Lazio e Maccabi insieme contro odio e discriminazione

Un ponte tra sport, educazione e dialogo. È questo lo spirito che ha animato la cerimonia svoltasi domenica mattina presso il centro sportivo della Lazio, dove è stato firmato un memorandum d’intesa tra il club biancoceleste e il Maccabi Israel. L’accordo segna l’inizio di una collaborazione che punta a trasformare il calcio in uno strumento di inclusione, cooperazione e lotta a ogni forma di discriminazione.

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