
Dicono che, memore di ciò che capitò a Massimo D'Alema e a Walter Veltroni, Giuseppe Conte si sia tenuto alla larga dalla campagna elettorale delle Regionali per evitare di assumersi la responsabilità di una sconfitta. Il voto per il rinnovo dei governatori in effetti costò il posto sia all'ex presidente del Consiglio che all'ex segretario del Pd, entrambi travolti dalla débacle della sinistra: il primo nel Lazio, in Abruzzo e in Calabria; il secondo in Friuli, Sicilia, Abruzzo e Sardegna. Così il presidente del Consiglio, dopo aver invitato senza successo i 5 stelle a stringere un patto con i dem in Puglia e nelle Marche, allo scopo di impedire che le due regioni rosse passino al centrodestra, ha scelto di far perdere le proprie tracce. Per giorni la stampa ha segnalato l'insolito silenzio del premier, noto a tutti invece (...)