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La prova del fuoco di Alessandro Benetton: in gioco c'è la holding

La prova del fuoco di Alessandro Benetton: in gioco c'è la holding

Un paggio cruciale per la nuova guida della dinastia dei Benetton.

«Sto per affrontare la sfida più grande della mia vita», ha detto Alessandro Benetton nel video messaggio via Youtube, registrato a caldo subito la sua elezione alla presidenza di Edizione, a metà gennaio, nel segno della «discontinuità» e perchè «sono stati fatti errori gravi». Nel dire questo, però, il figlio di Luciano, re dei maglioni, 58 anni mai avrebbe pensato di dover gestire l’assalto al fortino di famiglia, Atlantia, in modalità difficili, senza riaccendere le diversità di vedute fra i quattro rami della famiglia che oggi contano 14 cugini forse più dei due zii superstiti, ma tenendo fede «alla mia stella polare della sostenibilità sociale e globale». Alessandro è il leader di 21 Invest, una società di investimento fondata da lui nel 1992 che in portafoglio una ventina di partecipazioni tra cui la Casa vinicola Zonin.

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Scherzetto di Donald: Kiev subito nell’Unione
Da sinistra, Keir Starmer, Friedrich Merz ed Emmanuel Macron (Ansa)
  • Il «Washington Post»: nel piano di pace, l’adesione dell’Ucraina è anticipata al 2027. Telefonata tra Donald Trump, Keir Starmer, Friedrich Merz ed Emmanuel Macron. Colloquio di Volodymyr Zelensky con i delegati Usa e Larry Fink. BlackRock sulla ricostruzione. Oggi nuova riunione dei volenterosi.
  • Bart De Wever: «Tensione alta». Intanto spunta pure la grana degli arbitrati per 53 miliardi.

Lo speciale contiene due articoli

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Le mosse di Pignatone e dei suoi «utili idioti». Così hanno affossato i dossier mafia-appalti
Giuseppe Pignatone (Imagoeconomica)
Interrogatori di non iscritti, omissis rivelati, inchieste a matrioska: il fascicolo di Caltanissetta inguaia il super pm.

Inchieste costruite come scatole cinesi, indagini che procedono a compartimenti stagni, atti mandati al macero, magistrati che mal si sopportano e carte che spuntano oggi, ma che nessuno aveva mai visto. C’è anche questo nel fascicolo della Procura di Caltanissetta che sta ricercando i moventi occulti della morte di Paolo Borsellino. E più si scava e più aumentano le ombre sulla condotta di Giuseppe Pignatone, un magistrato che ha sfiorato la beatificazione da vivo e che adesso è caduto in disgrazia. Attualmente è indagato con infamanti accuse di vicinanza alle cosche e dalle agiografie che lo aspergevano d’incenso si è passati agli atti giudiziari che, in fase preliminare, hanno sempre il sentore dello zolfo.

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Il 2025 ennesimo anno nero per i giornalisti
Getty Images

Il rapporto di Reporter senza frontiere 2025 registra 67 giornalisti uccisi, quasi l’80% in guerre o per mano della criminalità organizzata. Gaza è il teatro più pericoloso, seguita da Messico, Ucraina e Sudan. La denuncia: impunità diffusa e assenza di protezioni efficaci.

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