Aborto, Pro Vita & Famiglia: «Al via i camion vela per la nuova campagna #StopAborto»

Aborto, Pro Vita & Famiglia: «Al via i camion vela per la nuova campagna #StopAborto»

«Il corpo di mio figlio non é il mio corpo, sopprimerlo non é la mia scelta #stopaborto". Torna con questo messaggio la campagna in difesa della vita nascente di Pro Vita e Famiglia, che parte oggi mercoledì 20 gennaio da Roma mediante numerosi camion vela e a seguire in tutta Italia. Con questi cartelloni si vuole mandare un messaggio chiaro: non esiste il diritto di uccidere una persona umana!». Così la nota della onlus prolife già promotrice della campagna #dallapartedelledonne contro la pillola abortiva Ru486 che tanto ha fatto scalpore e sollevato diverse polemiche da parte di chi non vuole accettare la scienza e la verità.

«Ogni anno vengono praticati in Italia circa 80.000 aborti. Ma l'aborto danneggia le donne. Il danno può essere a livello mentale, emotivo, psichico, ma anche gravemente fisico con infezioni ed emorragie e persino la morte. Il tutto avviene in un quadro dove cresce la percentuale di medici che aderiscono allo strumento dell'obiezione di coscienza, oggetto di ricorrenti attacchi. Come ha dichiarato l'ex presidente della SIGO, il dott. Nicola Surico, 'far abortire una donna è un lavoro che non piace a nessuno e si tratta pur sempre di interrompere una vita, e questo pesa'. Una questione che mai è stata affrontata seriamente. E che è ora di rendere nota e pubblica» ha dichiarato il presidente Toni Brandi.

«L'aborto è l'uccisione di un bambino. Sia pur piccolo, allo stato embrionale, fin dal momento del concepimento c'è un essere umano unico e irripetibile, nel grembo della madre» ha concluso il vice presidente Jacopo Coghe.

Berlino: la Cina insidia i nostri aerei
Eurofighter Luftwaffe (Ansa)
La Germania convoca l’ambasciatore di Pechino e protesta per l’utilizzo di raggi laser contro un caccia impegnato in missione Ue: «Inaccettabile il rischio per i nostri uomini».
Il nuovo piano di Israele per Gaza: una mega «città umanitaria» a Rafah
Israel Katz (Ansa)
Il progetto, rivelato dal ministro della Difesa ebraico Israel Katz, prevede di trasferire subito 600.000 sfollati e in futuro tutti i palestinesi della Striscia. Si entra solo dopo accurati controlli e non si può uscire. Scoppia subito la polemica.
Bibi candida Trump al Nobel per la pace. Se l’ha vinto Obama Donald ne merita due
Donald Trump e Bibi Netanyahu (Ansa)
Durante la visita a Washington, Netanyahu sorprende il tycoon. Poi il presidente Usa: «Vicina l’intesa per la tregua di 60 giorni».
(Totaleu)

Lo ha dichiarato l'europarlamentare di Fratelli d'Italia durante un'intervista al Parlamento europeo di Strasburgo.

Le Firme

Scopri La Verità

Registrati per leggere gratuitamente per 30 minuti i nostri contenuti.
Leggi gratis per 30 minuti
Nuove storie
Preferenze Privacy