Aborto, Pro Vita & Famiglia: «Al via i camion vela per la nuova campagna #StopAborto»

Aborto, Pro Vita & Famiglia: «Al via i camion vela per la nuova campagna #StopAborto»

«Il corpo di mio figlio non é il mio corpo, sopprimerlo non é la mia scelta #stopaborto". Torna con questo messaggio la campagna in difesa della vita nascente di Pro Vita e Famiglia, che parte oggi mercoledì 20 gennaio da Roma mediante numerosi camion vela e a seguire in tutta Italia. Con questi cartelloni si vuole mandare un messaggio chiaro: non esiste il diritto di uccidere una persona umana!». Così la nota della onlus prolife già promotrice della campagna #dallapartedelledonne contro la pillola abortiva Ru486 che tanto ha fatto scalpore e sollevato diverse polemiche da parte di chi non vuole accettare la scienza e la verità.

«Ogni anno vengono praticati in Italia circa 80.000 aborti. Ma l'aborto danneggia le donne. Il danno può essere a livello mentale, emotivo, psichico, ma anche gravemente fisico con infezioni ed emorragie e persino la morte. Il tutto avviene in un quadro dove cresce la percentuale di medici che aderiscono allo strumento dell'obiezione di coscienza, oggetto di ricorrenti attacchi. Come ha dichiarato l'ex presidente della SIGO, il dott. Nicola Surico, 'far abortire una donna è un lavoro che non piace a nessuno e si tratta pur sempre di interrompere una vita, e questo pesa'. Una questione che mai è stata affrontata seriamente. E che è ora di rendere nota e pubblica» ha dichiarato il presidente Toni Brandi.

«L'aborto è l'uccisione di un bambino. Sia pur piccolo, allo stato embrionale, fin dal momento del concepimento c'è un essere umano unico e irripetibile, nel grembo della madre» ha concluso il vice presidente Jacopo Coghe.

Gli incentivi all’auto finanziano gli affari di Elkann nella sanità
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  • John Elkann, l’ad di Exor, punta sul business della salute. Approfitta delle debolezze dello Stato, al quale continua a chiedere sussidi.
  • Migliaia di lavoratori e quadri in piazza a Torino per lo sciopero contro la grave crisi di Mirafiori. Uliano (Cisl): «Territorio a rischio, produzione su almeno del 30%».

Lo speciale contiene due articoli.

La crescita ci stupirà, grazie alle imprese
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Nonostante i soloni che vedono tutto nero, i dati su export e occupazione dimostrano che il tessuto economico regge ai fenomeni esterni come l’aumento del costo dell’energia o il debito da Superbonus. Chi produce sente l’appoggio di un esecutivo «amico».
La Cgil fa solo slogan: la grana sono le gare
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Il depistaggio della «sigla rossa» e di una parte della politica sulla tragedia nella centrale idroelettrica di Suviana: i rischi per la sicurezza non sono i subappalti ma la messa al bando delle concessioni voluta da Mario Draghi. Che ci farà perdere sovranità.
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