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L'ingresso della mostra allestita a Palazzo Ducale di Venezia.Ph: Iene Fanizza

A Palazzo Ducale di Venezia, una grande mostra (sino al 29 settembre 2025) racconta le intense relazioni artistiche fra la Serenissima e Creta, dalla caduta di Costantinopoli (1453) sino alle soglie dell’Ottocento. In un suggestivo connubio tra Oriente bizantino e Occidente latino, esposte le opere di numerosissimi artisti, fra cui i spicca la figura di Domenikos Theotokopoulos detto El Greco.

Guercino e  l’era Ludovisi in mostra  alle Scuderie del Quirinale
Domenico Zampieri detto il Domenichino.Peccato originale 1621 - 1623 Roma, Principessa Maria Camilla Pallavicini - Galleria Pallavicini, foto ©Schiavinotto, Roma

A Roma, negli spazi espositivi delle Scuderie del Quirinale, una grande mostra (sino al 26 gennaio 2025) racconta gli splendori del pontificato Ludovisi attraverso le opere dei più noti artisti barocchi, fra cui spicca la figura di Giovanni Francesco Barbieri, detto Guercino. Oltre 122 i capolavori esposti, in prestito dai più importanti musei italiani, europei e americani.

El Greco, Adorazione dei Magi,1568-1569 Ca. © Museo Lázaro Galdiano, Madrid

Tra le mostre più attese dell’anno e per la prima volta a Milano, esposte a Palazzo Reale (sino all’11 febbraio 2024) ben 41 opere di Domínikos Theotokópoulos - meglio conosciuto come El Greco - uno dei pittori più significativi del tardo Rinascimento spagnolo. Fra le tele esposte, tutte provenienti da prestigiosi prestiti internazionali, capolavori assoluti come San Martino e il mendicante della National Gallery di Washington e il Ritratto di Jeronimo De Cevallos del Museo del Prado di Madrid.

Cinque mostre per sfuggire al caldo cittadino
Il Gran Teatro della Luce (Agnese Bedini)

Da Milano a Genova. Da Roma a Nuoro. L'arte non si ferma nemmeno d'estate.

Bottega di Jheronimus Bosch. La visione di Tundalo. 1490-1525 circa. Madrid, Museo Lázaro Galdiano
© Museo Lázaro Galdiano, Madrid

Visioni, mostri, creature fantastiche. All’inimitabile genio di Jheronimus Bosch, Palazzo Reale di Milano dedica una grande retrospettiva (sino al 12 marzo 2023) che mette in dialogo importanti opere dell’artista fiammingo con quelle di altri maestri del suo tempo, alla scoperta di un Rinascimento «alternativo», lontano - seppur complementare - da quello governato dal mito della classicità.

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