tasso fisso

In un contesto di crescente incertezza sui mercati internazionali, la Banca centrale europea ha deciso di ridurre i tassi di interesse di 25 punti base, portando il costo del denaro al 3,64%. Secondo le stime di Facile.it e Mutui.it, questa manovra si tradurrà in un alleggerimento della rata mensile di un mutuo a tasso variabile standard: da 640 a 623 euro, con un risparmio di 17 euro al mese per una simulazione su 126.000 euro in 25 anni (LTV 70%, Euribor 3M + 1,25%).

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Dall’annuncio del piano del 4 marzo, causa rischio inflazione, il tasso dei prestiti è passato dal 2,48% al 2,80%. Stabili i variabili.
Il taglio dei tassi Bce dello 0,25% rappresenta una buona notizia per le famiglie che hanno un mutuo o stanno pensando di accenderlo. Secondo le rilevazioni della Fabi, il più importante sindacato italiano del settore bancario, il costo dei finanziamenti immobiliari potrebbe scendere sotto la soglia del 3%.

Il tasso della Bce non è ancora sceso (manca poco) e il mercato dei mutui sta già ripartendo. Le richieste tornano a salire e le rate inizieranno a scendere già dalla seconda metà dell’anno.

Con la Bce che ha confermato che non vedremo rialzi dei tassi almeno per un po’, il mercato dei mutui (e più in generale dei finanziamenti) ha iniziato a scendere. Facile.it ha esaminato i Futures sugli Euribor, che rappresentano le aspettative di mercato, scoprendo che le rate dei mutui variabili italiani potrebbero iniziare già a diminuire dal secondo trimestre 2024 con un calo che, per un finanziamento medio (su un mutuo da 126.000 euro in 25 anni, valore finanziato del 70%, Tan iniziale 0,67% ed Euribor3m+1,25%), sarebbe intorno ai 10 euro, per arrivare a quasi 100 euro entro la fine dell’anno e 120 euro entro giugno 2025.

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