Per fare un esempio «pratico» e calzante di quanto teorizzato sopra, è totalmente in relazione con il patrimonio artistico il programma di danza 2022, tutto dedicato all’opera di Antonio Canova e al suo rapporto con l’arte della danza. Trattasi di un percorso ideale nato in occasione del bicentenario del divino scultore (che cade proprio quest’anno), scaturito dalla ricerca sulle opere, i diari e gli album custoditi nei Musei bassanesi e che Operaestate porta nella città, materializzato nelle creazioni e nei corpi di danzatrici, danzatori e di cittadini, coinvolti in processi creativi immersivi. A riflettere sull’opera canoviana con suggestive performance, grandi compagnie italiane e internazionali, mentre numerosi sono i processi creativi che coinvolgono il pubblico: uno su tutti, le camminate coreografiche del giovane gruppo di artisti Base9, alla scoperta dei luoghi canoviani bassanesi.
Anche il teatro mette in primo piano il tema delle relazioni, indagate nella loro connessione con i temi del patrimonio, degli ecosistemi, dell’inclusione e del benessere. E se la scultura di Canova ispira la danza, le opere letterarie di Luigi Meneghello, Andrea Zanzotto e Pierpaolo Pasolini ( anche per loro il 2022 è anno di anniversari e celebrazioni) sono fonte di ispirazione per più di una pièce: ben tre le produzioni dedicate al centenario dello scrittore e partigiano Luigi Meneghello (Liberaci dal male; Non è stato un viaggio per mare; L’Apprendista, il Veneto e i veneti raccontati da Luigi Meneghello) mentre sono Mario Brunello e Guido Barbieri ad omaggiare Pierpaolo Pasolini nello spettacolo Vorrei essere scrittore di musica. Bach e Pasolini, in scena al Teatro al Castello Tito Gobbi di Bassano del Grappa.
Si ispira poi alla grande tradizione classica, ma con una finestra aperta alle novità e ai giovani talenti, senza dimenticare il jazz, il fitto programma di musica e opera: tra gli appuntamenti da non perdere, il jazz del Saverio Tasca Vibes Trio, il giovane violinista Giuseppe Gibboni, vincitore nel 2021 del «Premio Paganini» (che da 24 anni non veniva assegnato a un musicista italiano) e il progetto Terre Graffiate, con i concerti ambientati nei maestosi scenari del Monte Grappa, proclamato nel 2021 Riserva della Biosfera MAB (Man and Biosphere) Unesco.
Attesissimo dai frequentatori abituali (e non solo) di Operaestate il circo contemporaneo, novità di quest’anno: a preannunciarsi davvero straordinario lo spettacolo L’Uomo Calamita, mix di illusionismo, musica e letteratura scritto e diretto da Giacomo Costantini, performer, regista e drammaturgo multidisciplinare, considerato uno dei pionieri del circo contemporaneo in Italia.
A chiusura di questa carrellata di eventi non si può non ricordare B.Motion, la parte del festival interamente dedicata ai linguaggi moderni e agli artisti emergenti, che terranno banco per tutto il mese di agosto: declinata in tre sezioni (danza, teatro e musica), B.Motion offre al pubblico ben 46 appuntamenti, tutti ad «alto tasso di contemporaneità».
Una manifestazione, Operaestate, davvero unica nel suo genere, pensata per il territorio, sul territorio e fruibile davvero da tutti. Pubblico dei più piccoli e famiglie comprese.

















