Al via il 4 settembre su Amazon Prime Video, a metà tra Temptation Island e Il Grande Fratello, sarà commentato dai comici napoletani e dai loro ospiti nascosti dietro le quinte.
L'idea, sulla carta, ha un che di sovversivo: propinare al pubblico un reality che, in sé, contenga (già) la propria parodia. Holiday Crush, al debutto su Amazon Prime Video giovedì 4 settembre, è stato costruito per essere una creatura ibrida, a mezza via tra Temptation Island e il Grande Fratello. In più, però, la promessa di ridere di quel che si vede. Lo show, il cui meccanismo cardine non differisce in nulla da quello dei tanti, troppi reality già in onda altrove, ha un fuori camera: la quarta parete rotta per dar modo ai The Jackal di commentare, con assoluta schiettezza e ironia, quel che i protagonisti si trovano a vivere. Il gruppo comico, ormai habitué della piattaforma streaming, è seduto su un divano, mentre davanti a sé vede scorrere le immagini del reality vero e proprio. Immagini trite, se vogliamo. Ville di lusso, le spiagge bianche del Sud Africa. Ad ignorarle, preferendo loro gli spazi della magione o, al massimo, la sua piscina, un gruppo di sconosciuti, più e meno tamarri. Quale sia lo scopo di Holiday Crush poco importa, ché a contare, nella narrazione televisiva dello show, è unicamente quel che accade fuori. Sul divano, davanti allo schermo, dove The Jackal - insieme ad ospiti via via diversi - danno voce ai pensieri del popolo. «Questo è uno di quei programmi che nessuno ammette di voler vedere, ma che tutti siamo un po' curiosi di guardare», sono le prime parole che escono dalla bocca di Frou, mentre il gruppo di sconosciuti balla e si dimena a favor di telecamera, simulando un divertimento che nessuno potrà mai definire sincero. «No», gli fanno eco i compagni, innescando così un meccanismo noto. Quello della Gialappa's, delle voci dissonanti, finalizzate a portare alla luce l'idiozia di alcuni momenti, la surrealtà di altri. Più di tutto, forse, la pretesa di trasformare un gioco televisivo in una sorta di esperimento sociale, tentando così di elevar quel che mai potrebbe essere elevato.Holiday Crush, come altre produzioni prima di lei, sostiene di voler mettere alla prova i suoi protagonisti, spronandoli - con l'aiuto di un travel planner e di una spiritual coach - a riflettere su se stessi, sulla propria vita, su un'indole spesso immatura. La stessa indole che i The Jackal, che fra i propri ospiti accoglieranno anche Cristina D'Avena, si troveranno a dissacrare, scardinando così un pilastro fondamentale di ogni programma televisivo. Il gruppo comico è deputato a debellare ogni finzione, a calare la maschera, rifiutando, con i crismi dell'istituzionalità, che uno show del genere possa avere altra finalità all'infuori di quella ludica. C'è solo da ridere, per evitare forse di piangere, nell'essere testimoni di interazioni tanto basiche. E il gioco, messo in piedi con furbizia da una piattaforma costretta a trovare il suo posto nel mondo dei reality, funziona. Bene, pure.


