Sorpresa: Pfizer in Russia fa affari come prima

Sorpresa: Pfizer in Russia fa affari come prima

Fra le poche imprese occidentali che hanno potuto permettersi di resistere ai pressing dei propri governi aggirandosi fra le varie sanzioni e sono restate in Russia con la stessa presenza che c'era prima della guerra all'Ucraina c'è Pfizer, la multinazionale del farmaco più nota al mondo dopo lo scoppio della pandemia. La rivelazione è scivolata con noncuranza durante la presentazione martedì dei risultati del colosso nel primo trimestre del 2022. Lo ha detto in un inciso lo stesso presidente e amministratore delegato di Pfizer, Albert Bourla: “In risposta alla devastante guerra in Ucraina”, ha spiegato il manager, “e come è doveroso fare per una compagnia che promuove la salute umana, abbiamo scelto di continuare a fornire al popolo russo i farmaci di cui ha bisogno, scegliendo però di donare tutti i profitti della nostra filiale russa agli sforzi umanitari che si stanno compiendo in Ucraina. Continueremo a fare tutto il possibile per sostenere la salute delle persone, che in fondo è la nostra missione: fare scoperte in grado di cambiare la vita dei pazienti”.


Continua a leggereRiduci
Italiani pentiti dello stop all’atomo. Il 60% vuole un altro referendum
Gilberto Pichetto Fratin (Imagoeconomica)
Il sondaggio di Swg mostra anche che c’è la richiesta di una maggiore informazione sul nucleare. Gilberto Pichetto Fratin: «È l’unica scelta per sostenere la richiesta di elettricità».
La strada è obbligata, ma gli Stati devono capire se preparare la «staffetta» con la fissione o se puntare sulla nuova tecnologia.
Mai dire Blackout | Oro, rame, petrolio salgono ancora

I prezzi delle commodity e l’inflazione, gli attacchi dell’Ucraina alle raffinerie russe, la Pennsylvania contro il blocco all’LNG voluto da Biden, la SEC frena sugli obblighi green per le società, i porti diventano parcheggi per le auto elettriche invendute.

L’Ue trucca i conti per fregarci le case
Ursula von der Leyen (Getty Images)

Stime ridicole sui costi per l’efficientamento green: 275 miliardi per sistemare tutta Europa. Peccato che col Superbonus abbiamo bruciato 150 miliardi per il 4% dei nostri edifici. Pure i giornali di Elkann, che punta forte sulla transizione, costretti ad ammetterlo.

Le Firme

Scopri La Verità

Registrati per leggere gratuitamente per 30 minuti i nostri contenuti.
Leggi gratis per 30 minuti
Nuove storie
Change privacy settings