Il termine utopia è la maniera più comoda per liquidare quello che non si ha voglia, capacità, o coraggio di fare. Un sogno sembra un sogno fino a quando non si comincia da qualche parte, solo allora diventa un proposito, cioè qualcosa di infinitamente più grande. Parto da questa citazione di Adriano Olivetti perché è stato forse il primo, più grande, rivoluzionario d’impresa italiano. In questo podcast abbiamo provato a disegnare i ritratti di altri uomini e donne, viventi e non, che hanno lasciato il segno sulle pagine delle storia economica di questo Paese. Alcuni esprimendo un potere di lunga durata, altri portando la direzione di un intero settore produttivo verso la modernità. Quasi tutti hanno avuto grandi maestri ma pochissimi allievi. Una generazione senza eredi, solisti spesso irripetibili. Hanno vissuto da dentro il succedersi dei principali fatti dell’industria e lo sviluppo delle tecnologie più avanzate che hanno caratterizzato la vita economica e sociale dell’Italia. Hanno gestito i successi e i grandi passi avanti compiuti ma hanno anche conosciuto le conseguenze della nostra debolezza strutturale in aree strategiche. Ritratti racconta le storie di personaggi visionari capaci di fare, di realizzare strategie, di convincere sé stessi prima degli altri, di giocarsi la scena per un’idea, di preoccuparsi del dopo e non del prima. Imprenditori, manager, banchieri. Italiani e italiane che, impiegando capitali propri o gestendo capitali pubblici, con metodi, risultati e principi diversi, hanno costruito nei quasi 80 anni della Repubblica un sistema industriale, che pur tra alti e bassi ha collocato l’Italia tra i dieci Paesi più ricchi del mondo. Perché se l’economia è il motore della storia, l’uomo è il motore di entrambe.
Nel complesso militare della Cecchignola, alla presenza dei vertici dell’Esercito e del consorzio Iveco-Oto Melara (CIO), si è tenuta la cerimonia di consegna del primo carro armato Ariete ammodernato alla versione «C2».
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Il sistema è il primo di 90 veicoli che riceveranno un aggiornamento tecnologico per rispondere alle esigenze operative della Forza armata. Il programma, che prevede anche l’acquisizione di un supporto logistico decennale per tutti i mezzi, è parte del percorso di rinnovamento delle linee dei mezzi pesanti iniziato dall’Esercito Italiano negli ultimi anni.
Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, il Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello, ha affermato: «La cerimonia di oggi rappresenta una tappa cruciale di un'evoluzione continua e significativa: la consegna del carro armato Ariete «C2», simbolo di innovazione e collaborazione tra Esercito e industria Difesa. Non è solo un traguardo tecnico, ma rappresenta la conferma di un impegno condiviso per crescere e affrontare insieme le complesse sfide del futuro. Stiamo vivendo una fase di massima sinergia ed efficace confronto. La chiave di questo rapporto è la verità e la trasparenza: solo attraverso un’interazione aperta, consapevole e responsabile si possono affrontare le difficoltà e trovare soluzioni rapide ed efficaci. La deterrenza è presupposto di sicurezza e le Forze Armate sono un baluardo insostituibile per proteggere la nostra libertà e i nostri valori. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a questo progetto di potenziamento delle capacità corazzate dell’Esercito, nell’ottica di renderlo uno strumento sempre più credibile e pronto al servizio della Nazione. Continuiamo a lavorare fianco a fianco, perché il nostro successo è il risultato di un impegno collettivo».
Il Presidente del CIO, l'ingegnere Claudio Catalano, ha aggiunto: «Il programma di ammodernamento dell’Ariete ha consentito di ricostituire una competenza strategica per l’industria italiana della Difesa nel settore dei veicoli cingolati. Gli investimenti avviati negli anni scorsi e tuttora in corso stanno portando a un costante aumento della capacità industriale legata al programma Ariete consentendo, al tempo stesso, non solo un salto tecnologico necessario, ma anche un significativo allungamento della vita operativa della piattaforma».
L’ammodernamento dell’Ariete prevede diversi miglioramenti riguardo la mobilità, la letalità e i sistemi di Comando e Controllo.
Per quanto riguarda la parte veicolare, si è intervenuti aumentando la cilindrata del motore, adottando un sistema di iniezione common rail a controllo elettronico e aggiornando il sistema di sovralimentazione.
La potenza del motore è aumentata del 20%, raggiungendo i 1500 Hp e l’aumento significativo di coppia ai bassi regimi ha consentito di ottenere prestazioni del veicolo ai vertici della categoria nelle manovre tipiche di pivot, spunto e ripartenza.
L’aumento di peso del veicolo e di potenza e coppia del motore hanno richiesto un importante intervento anche sul cambio di velocità e sulle riduzioni finali.
Il sistema frenante è stato sostituito con uno più evoluto ed efficace che ha risolto anche le obsolescenze legate a una catena di fornitura proveniente dall’estero.
Anche i cingoli dell’Ariete «C1» sono stati sostituiti con un modello sviluppato appositamente per garantire maggiore mobilità grazie ad una impronta al suolo maggiorata e ad una significativa riduzione delle vibrazioni sull’equipaggio rispetto ad altre piattaforme sul mercato.
Maggiore interoperabilità, precisione e sicurezza sono invece garantite dalla nuova torre. La torre oggi integra sistemi allo stato dell’arte che la configurano a livello equivalente ai carri di ultima generazione.
Gli asservimenti idraulici sono stati sostituiti da sistemi di azionamento elettrici, più affidabili e performanti, il sistema di tiro è stato completamente sostituito con il sistema di tiro digitale, capitalizzando l’esperienza accumulata con la Centauro II, che integra optroniche digitali stabilizzate dotate di telecamere TV e IR di ultima generazione.
L’interoperabilità del carro Ariete «C2» è stata assicurata attraverso l’introduzione del nuovo sistema di Comando, Controllo C2D N EVO e dei vettori di comunicazione SDR (Software Defined Radio) quadri-canale e satellitare che si interfacciano con i moderni sistemi interfonici digitali.
Le postazioni del Capo Carro e del Cannoniere sono state ridisegnate per garantire la massima ergonomia di utilizzo e sono basate su interfacce uomo-macchina dotate di schermi multifunzionali.
La postazione pilota è stata profondamente aggiornata grazie all’introduzione di un nuovo cruscotto digitale che integra anche l’interfaccia di navigazione, interconnessa al sistema di Comando e Controllo.
Nell’Ariete «C2», la sicurezza dell’equipaggio è affidata a un nuovo sistema antincendio e anti-esplosione.
Il programma di ammodernamento dell’Ariete ha consentito all’industria italiana della difesa di ricostituire una competenza strategica nel settore dei veicoli cingolati e consentirà all’Esercito di disporre della capacità corazzata prevista e di garantire l’adeguata continuità tra i sistemi attualmente in servizio e quelli che saranno oggetto di specifiche acquisizioni in futuro.
Gli investimenti industriali avviati in passato e tuttora in corso stanno portando ad un costante aumento della capacità industriale legata al programma Ariete, che sarà fondamentale per l’Italia per possedere il necessario livello di deterrenza previsto dal nostro Paese e dai nostri alleati nei prossimi 3-5 anni.