2020-07-15
Passa il testo della legge bavaglio senza l’opposizione di Forza Italia
Primo sì al ddl sull'omofobia con i voti giallorossi. Azzurri astenuti: che gioco fanno?I giallorossi sembrano intenzionati a passare alla Storia come la compagine politica più liberticida di ogni tempo. Dopo aver sostenuto con entusiasmo il regime sanitario e aver ingoiato il prolungamento dello «stato d'eccezione» utile a controllare meglio i cittadini, ora procedono spediti verso l'approvazione di una legge bavaglio tra le peggiori mai prodotte. Trattasi del famigerato ddl Zan, contro il quale circa 10.000 persone in tutta Italia sono scese in piazza domenica, manifestando con lo slogan #restiamoliberi. La Cei, seppur con qualche ritardo, ha fatto capire di non gradire affatto il progetto. Alcuni vescovi si sono esposti singolarmente con decisione ancora maggiore. Pesanti critiche sono giunte persino da sinistra e dall'estrema sinistra, in particolare dalle femministe. Insomma, sono in parecchi ad essersi resi conto che il ddl Zan ha qualcosa che non va. Nonostante ciò, ieri la Commissione giustizia della Camera ha adottato il testo base della proposta (quello su cui i vari gruppi presenteranno gli emendamenti). È un altro passo avanti verso l'approvazione, ottenuto con il voto a favore della maggioranza. Ed ecco il problema: a votare contro sono stati gli esponenti di Lega e Fratelli d'Italia, mentre Forza Italia non ha partecipato al voto «in segno di apertura». Viene spontaneo chiedersi a che gioco stiano giocando gli azzurri. Pensano davvero che, sostenendo questa legge, contribuiranno ad abbattere i pregiudizi? Non scherziamo. Forse è il caso di ricordare che cosa sia, nel concreto il ddl Zan. Integrando la legge Mancino, prevede da 6 mesi a 4 anni di carcere non solo per chi commette, ma pure per chi «istiga a commettere atti di discriminazione [...] fondati sul sesso, sul genere, sull'orientamento sessuale o sull'identità di genere». Il punto è che, oggi, può essere considerato «discriminatorio» semplicemente avere una opinione diversa da quella degli attivisti Lgbt. Ma non c'è solo l'aspetto poliziesco. Il ddl prevede anche vari interventi propagandistici, tra cui l'istituzione di una «Giornata nazionale contro l'omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia» e la creazione di una «strategia nazionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni». Tradotto: saranno diffuse a più non posso le cosiddette «teorie gender», e chi si mostrerà contrario sarà trattato da criminale. A beneficiare di sovvenzioni pubbliche al fine di «combattere la discriminazione» saranno ovviamente le associazioni Lgbt, per cui sono già pronti 4 milioni di euro. Riassumendo: la legge crea l'ennesima mangiatoia con i denari dei contribuenti; introduce concetti pericolosi (specie per le donne) come «l'identità di genere»; istituzionalizza la propaganda e si occupa di ridurre al silenzio ogni voce dissenziente. Forza Italia vuole «aprire» a una schifezza simile? Dovrebbe essere un partito liberale: come può anche solo pensare di accettare la mordacchia arcobaleno? Vuole realmente schierarsi con chi pensa che l'utero in affitto sia un «diritto»? È favorevole al concetto di «identità di genere», secondo cui per diventare donna basta «volerlo»? Se è così, prenderemo atto che - da forza liberale quale era - è divenuta neoliberista, prona a un'ideologia nemica della libertà. Se invece questa posizione è motivata da logiche ancor meno elevate, tanto peggio. Il ddl Zan è l'espressione della peggiore omologazione culturale, è un'arma di distruzione, non un modo di proteggere una minoranza. Liberi gli azzurri di approvarlo, se vorranno. Però poi diverrà davvero difficile capire che cosa li distingue da Laura Boldrini.