Nota di precisazione Poligrafico e Zecca dello Stato su articolo uscito sulla «Verità» in data 1 giugno 2020
Gentile Direttore,
in riferimento all'articolo di Alessandro Da Rold (in allegato) pubblicato su La Verità.info ( https://www.laverita.info/i-ritardi-del-governo-sulle-ultime-nomine-intanto-parte-un-esposto-contro-i-vertici-della-zecca-di-stato-2646142029.html ), il Poligrafico ritiene opportuno precisare quanto segue:
1. È falso che alcuni impianti del Poligrafico siano sotto sequestro e che le relative produzioni siano ferme;
2. Sono in corso accertamenti relativi a procedimenti di gara avviati e conclusi tra il 2016 e il 2017; trattasi di investimenti finalizzati a conseguire l'ammodernamento di impianti da stampa in termini di innovazione tecnologica, maggiore capacità produttiva, miglioramento delle condizioni di sicurezza sul lavoro ed elevato risparmio delle risorse pubbliche;
3. Le relative procedure ad evidenza pubblica sono state eseguite nel pieno rispetto del codice degli appalti e gli importi contrattualizzati non corrispondono a quelli descritti nell'articolo. L'investimento complessivo e i risultati economici conseguiti portano ad un rilevante vantaggio sia in termini di produttività che di impiego di risorse;
4. I vertici della Società si sono già messi a completa disposizione degli Organi Inquirenti al fine di chiarire tutti i profili legati alla vicenda.
Controreplica
Prendo atto delle vostre precisazioni. Vi ricordo infatti che venerdì 29 maggio ho inviato una mail al vostro ufficio stampa per ricevere un commento sull'inchiesta della procura di Roma che proprio nelle vostre precisazioni confermate. Non solo. Vi chiedevo anche conto delle due macchine Heidelberg oggetto dell'articolo. Nessuno ci ha mai risposto.
Alessandro Da Rold