Si apre a Dubai la conferenza sul clima, mentre l’OPEC+ sforbicia la produzione per il 2024. Le Figaro sulle elezioni olandesi bacchetta Bruxelles, mentre Elon Musk in Svezia è alle prese con i sindacati. Referendum in Venezuela.
L’auto elettrica cinese va ma rallenta, General Motors rimanda la sua gigafactory, il nuovo business USA è la vendita di terreni per i datacenter, Kamala Harris annuncia che non vieterà il fracking negli USA, il regolamento Ue sulla deforestazione minaccia le forniture di caffè.
Gli USA finanziano la ferrovia del rame nel cuore dell’Africa, la Cina accelera sull’energia nucleare, BYD apre in Pakistan uno stabilimento di auto elettriche, la Norvegia vuole più petrolio e gas.
Sciopero nella più grande miniera di rame del Cile, la crisi dell’acciaio cinese minaccia l’Europa, per il sabotaggio al Nord Stream è ufficialmente ricercato un ucraino.
Assicurazioni occidentali ignorano il price cap sul petrolio russo, chiude l’unica acciaieria cilena sotto i colpi della concorrenza cinese, Glencore cancella lo spin-off del carbone, rallenta l’import cinese di materie prime, il Qatar con gli USA negli investimenti in materie prime.