Christian day, Pro Vita & Famiglia: «Ci saremo anche noi a difendere il cristianesimo dissacrato e offeso ogni giorno»

Christian day, Pro Vita & Famiglia: «Ci saremo anche noi a difendere il cristianesimo dissacrato e offeso ogni giorno»

«Ci saremo anche noi a difendere la nostra cultura, quotidianamente attaccata e offesa spesso proprio da chi grida alla non discriminazione e ai diritti civili da far rispettare». Con questa dichiarazione Pro Vita & Famiglia annuncia la propria partecipazione al Christian Day il 25 gennaio a Roma alle ore 15, con un intervento del presidente Toni Brandi. L'evento vedrà raccogliersi in piazza Santi Apostoli tutti coloro che si riconoscono nella fede cristiana oggi dissacrata e vilipesa.

«Abbiamo deciso di partecipare anche con la nostra Onlus perché riteniamo che l'identità cristiana del popolo italiano sia da preservare a prescindere dall'appartenenza al credo cattolico, evangelico, ortodosso, etc. La nostra cultura va difesa anche scendendo in campo. Solo un mese fa abbiamo lanciato una petizione contro il film discriminatorio e blasfemo "A Primeira Tentação de Cristo" ("La prima tentazione di Cristo"), dove Gesù viene raffigurato in versione omosessuale, con un fidanzato. Non è più accettabile una violenza del genere» hanno poi spiegato il presidente Toni Brandi col vice presidente Jacopo Coghe, che hanno chiesto di eliminare la programmazione della pellicola. «Va ricordato - hanno poi aggiunto - che la manifestazione non è contro nessuno, come hanno ben sottolineato gli organizzatori, ma chiede che vengano rispettati i diritti esistenti e che venga dato il giusto rispetto per le figure che rappresentano il Cristianesimo, in particolare per Gesù Cristo, il più perseguitato ancora oggi. I cristiani infatti vengono oppressi anche qui non solo all'estero, come riferito dall'Osservatorio sulla intolleranza e la discriminazione contro i cristiani in Europa».

«Non si possono più accettare rappresentazioni dissacratorie e scandalose della nostra religione» hanno concluso Brandi e Coghe.

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