L’addio all’obbligo di esami nelle unità d’emergenza non impedirà ai vertici sanitari di stringere le maglie. Né di fare screening a raffica nei reparti per coprirsi le spalle.
Restrizioni ai minimi a Copenaghen. Con l'aumento dei casi, torna un tesserino verde per grandi eventi e locali: ma basta il tampone, non a pagamento e senza prenotazione.
Persino il lockdown limitato ai non inoculati, a differenza del nostro lasciapassare, non comprimerebbe il diritto di lavorare: Vienna fornirebbe comunque tamponi gratuiti.
Confindustria, che esaltava il lasciapassare, si pente. Il numero uno dell'associazione in Emilia chiede un rinvio del provvedimento, invitando le imprese a pagare i test ai lavoratori: «Bisogna creare un albo di certificatori ad hoc». Iniziative simili pure in Veneto.
Non si ferma l'ondata di insulti nei confronti di chi solleva dubbi sul lasciapassare. Per Carlo Calenda «lo Stato è fatto dai soldi di chi si vaccina», come se gli altri non pagassero le tasse. Mentre Veronica De Romanis sentenzia: «Non ci sono né pasti né tamponi gratis».