L’uranio torna in auge nella transizione, il Vietnam apre nuove centrali a carbone, in Cina l’anno scorso 47 GW di nuovi impianti a carbone, il rame oscilla tra problemi di offerta e di domanda, gli attacchi nel Mar Rosso fanno risalire i prezzi del petrolio.
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Il greggio non schizza in alto nonostante le tensioni: l’Opec e gli Usa hanno interesse a tenerlo basso. Una ritorsione di Gerusalemme e il blocco nel cruciale punto di passaggio fiaccherebbero l’Occidente.
Proteste a Praga contro il caro bollette (Ansa)
Siccome l’embargo del petrolio russo non ha funzionato, il G7 ci riprova con il tetto al prezzo del greggio esportato da Mosca. Come in precedenza con le sanzioni economiche, prima fra tutte l’esclusione dal circuito delle transizioni finanziarie internazionali, questa sarebbe l’arma finale dell’Occidente contro Vladimir Putin.
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Il ricorso alle scorte Usa non ha congelato la febbre dei prezzi. Ma il mercato teme un nuovo lockdown per l'ultima variante.
Emmanuel Macron congela le bollette fino a maggio per fermare i Gilet gialli. E l'Eurogruppo di lunedì farà finta di discutere di inflazione.