mangiare bene

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In Toscana e segnatamente in Maremma il buglione è una sorta di mescolanza dei cibi di terra: si mette in pentola quello che c’è. D’inverno di solito si fa con le carni - e in questo assomiglia alla scottiglia - utilizzando pollame, scarti del maiale e del manzo, se c’è un po’ di cinghiale o altra selvaggina che vengono stufate in tegame con giusto apporto di vino rosso e spezie, d’estate ci si rivolge invece all’orto e ne esce un piatto profumatissimo, assolutamente vegetariano che può essere consumato sia caldo che a temperatura ambiente. La preparazione è semplicissima, ma per la buona riuscita della ricetta occorre che l’olio extravergine sia di prima scelta e le verdure siano freschissime.

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È un segreto… shii, avevamo consigliato alla presidenza del Consiglio di fare questa ricettina per Emmanuel Macron in visita a palazzo Chigi! È uno scherzo, è ovvio, ma questa preparazione è un giusto mix tra i nostri orti e la tradizione francese che nasce da una distrazione: si narra che all’Hôtel du Pin d’Or gestito dalle sorelle Stephanie e Caroline Tatin a Lamotte-Beuvron, Stephanie intenta a preparare una torta di mele per la colazione in gran fretta spalmò burro, zucchero e fette di mela direttamente nella teglia dimenticandosi di mettere la pasta brisé alla base. Non si perse d’animo, ricoprì gli ingredienti con l’impasto ed ecco la Tarte Tatin. Ai francesi piacciono molto anche le cipolle e si vantano della loro soupe à l’oignon, ma la zuppa di cipolle alla toscana è troppo meglio! Così da questi incroci è nata questa idea, ottima per l’aperitivo, sfiziosa come antipasto, specialissima per un picnic o una cena fredda.

Basta una spolverata di cannella per una pausa all’insegna del relax
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Originaria perlopiù dello Sri Lanka, questa spezia è l’ideale per aromatizzare dolci e bevande calde. La si usa già tritata e pure in stecche (ma fate attenzione alle dosi), e aiuta a gestire gli attacchi di fame.
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Ogni volta che si prende in considerazione una ricetta territoriale radicata nei secoli si rischia l’accusa di eresia. Per fortuna l’interpretazione degli «gnocchi di pane» è libera: ce ne sono infinite versioni e si può dire che non c’è casa ladina, o trentina o altoatesina che non abbia la propria. Così ci siamo presi la libertà di proporvi la nostra versione.

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Dall’orto un suggerimento felice per mettere in tavola un antipasto molto colorato e profumato o un piatto di mezzo che apre alla gioia del convivio. Sono buonissime, facili da fare e sono omnibus queste pizzette di melanzane. Se avete amici vegetariani che ammettono il formaggio nessun problema, se sono vegani di stretta osservanza di nuovo nessun problema, abbondate con le olive e le erbe aromatiche e il gioco è fatto.

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