Si parte dai riti pagani: i romani quando cominciavano una coltivazione erano soliti seppellire nel campo un uovo colorato di porpora in augurio di fertilità. Gli ebrei - che sono i nostri fratelli maggiori come ebbe a dire Santo Giovanni Paolo II in visita allaSinagoga di Roma - usavano e usano celebrare la Pasqua che è il ricordo dell'esodo dall'Egitto sotto la guida di Mosè verso la Terra Promessa servendo uova in segno di rinascita. E nei riti pagani l'uovo con la sua forma ellittica che non ha principio né fine è il moto perpetuo della vita nascita morte e ancora nascita. Così i cristiani lo hanno adottato come simbolo della resurrezione di Gesù. Una leggenda vuole che MariaMaddalena abbia annunciato a Tiberio, imperatore romano, la resurrezione di Cristo presentandogli un uovo colorato di rosso, colore del sangue del Nazzareno e simbolo della rinascita perché l'uovo è la vita nascente. Vedete quanto la cucina sia cultura? Da questi riti nascono ad esempio il casatello napoletano che ha la forma della corona di spine e porta tante uova, o la torta pasqualina ligure dove le uova sono appunto il simbolo della rinascita. Un tempo durante la Quaresima era impedito il consumo di uova e così le preparazioni pasquali abbondano di uova: la pizza di formaggio, i dolci pasquali, la pasta con tante uova. Da lì il paso a farle diventare un dono prezioso perché vuol dire augurare vita, fertilità e prosperità il passo è stato breve. E siamo tornati così alle uova di cioccolato. Ora andiamo in cucina.
Ingredienti - Quattro uova grandi (potete usare se le trovate anche quelle di oca),320 gr di pangrattato, 4 patate grandi, 30 gr di burro di primo affioramento, 130 gr di Parmigiano Reggiano, 240 ml di panna liquida, 300 ml di latte, olio per friggere (di arachidi), sale e pepe qb.
Facoltativi: un cucchiaio di fecola di patate, un mazzetto di prezzemolo.
Preparazione - La ricetta di per se non è complicata e si prepara a anche velocemente, in venti minuti fate tutto, ma ci vuole la pazienza di far riposa le uova per almeno 5 ore. Dunque preparatela al mattino presto se per pranzo, o subito dopo pranzo per la cena. Come prima cosa separate i tuorli delle uova dalle chiare. Fate su di un piatto un letto di pangrattato:appoggiatevi i tuorli e ricopriteli con altro pangrattato. Calcolate circa 80grammi di pane per ogni tuorlo. Mette in frigorifero e lasciate riposare per 5 ore. Mezz'ora prima di togliere dal frigo i tuorli preparate il pure.Mettete a lessare le patate con la buccia in acqua salata. Quando sono cotte, pelatele e passatele al passapatate in un tegame dove farete sciogliere il burro. Montate le patate con circa 60 ml di latte e salate. Non aggiungete formaggio. Il purè deve essere ben consistente. Ora preparatela fonduta di formaggio. In un pentolino, meglio se a bagnomaria, scaldatela panna e il latte ma non portatelo a ebollizione. Quando sono caldi versate a pioggia il Parmigiano Reggiano grattugiato e amalgamate girando continuamente con un mestolo di legno.
Potete utilizzare altri formaggi e se volete dare un po' di spinta ala crema con il Parmigiano potete unire del Taleggio o del Gorgonzola dolce. Se la fonduta non vi si addensa (deve però restare abbastanza morbida) potete aggiungere un po' di fecola di patate girando velocemente per evitare che si formino dei grumi. Così come se vi piace potete aromatizzare il purè con un po' di prezzemolo tritato finemente. A questo punto scaldate bene dell'olio per friggere in una padella (meglio se di ferro o di rame zincato) e friggete i tuorli liberati dal pangrattato (che potete tranquillamente riutilizzare). Bastano un paio di minuti perché all'interno l'uovo deve restare morbido.
Ora componete il piatto. Mettete a specchio la fonduta di formaggio,sistematevi una cucchiaiata abbondante di purè che con un cucchiaio rendere concava in modo da fare da alcova al tuorlo fritto che adagerete su questo letto di purè. Se volete potete servire altra fonduta a parte.
Come far divertire i bambini - Il loro divertimento può essere proprio comporre il piatto. Darà loro la sensazione di essere dei piccoli chef. Ai più grandicelli potete insegnare anche a separare le chiare dai tuorli. E già che ci siete fategliele montare e neve. Si possono fare delle ottime meringhe!
Abbinamenti - Per questo piatto così cremoso serve un bianco di carattere.Possiamo andare con un Verdicchio di Matelica o di Jesi, oppure con unPinot Bianco altoatesino, o ancora guardare al Friuli con un Friulano o unSauvignon del Collio o dei Colli Orientali. Ovviamente qualsiasi spumante purché ben sostenuto in acidità va benissimo.