Ansa
Dopo quella sullo «statuto speciale» per i gay, un'altra sentenza choc: per respingere la richiesta, i giudici dovranno provare che il migrante non corra pericolo di vita se torna in patria. Una procedura impossibile.
Il ministro degli interni austriaco Herbert Kickl ha proposto una misura che inverte la logica rispetto alla concessione del diritto d'asilo, partendo da un "no" per i richiedenti che siano arrivati avvalendosi di trafficanti di esseri umani o di circuiti illegali. Già nelle scorse settimane il premier Sebastian Kurz aveva dichiarato: «Non sono necessariamente i più poveri quelli che fuggono, ma quelli che possono permettersi di pagare i trafficanti».