politically correct

Ma il maschilismo ha fatto anche cose buone
Sergio Leone
In «C’era una volta il west», Cheyenne, il bandito più sentimentale, tocca il sedere dell’ex prostituta Jill: «Tu non immagini la gioia che dai». Un passaggio voluto da Sergio Leone che oggi farebbe sclerare i progressisti. Ma che, in realtà, esalta il potere femminile.
«Otto miei film sarebbero eliminati in nome del politicamente corretto»
Carlo Verdone (Ansa)
Carlo Verdone: «Anche capolavori come “Via col vento” oggi non si potrebbero più girare. Roma è la mia città ma è ridotta a un luogo per aperitivi, ristoranti alla moda e vinerie. Il Giubileo? È una grazia per i tassinari».
Quanto ci mancano gli scrittori Usa che cantavano la vita prima del woke
Jack London (Getty Images)
Jack London, Charles Bukowski, Ralph Waldo Emerson, William Burroughs... Alcuni editori stanno portando in libreria i testi di grandi classici che oggi sarebbero condannati in quanto misogini e politicamente scorretti. Una boccata d’aria fresca.
«I discriminati? Noi gente normale»
Arianna Porcelli Safonov (YouTube)
Arianna Porcelli Safonov, artista celebre per i suoi monologhi contro il politicamente corretto: «Il timore di offendere le minoranze ci rende incapaci di esprimere opinioni personali. Usano le fobie per governare le società e io li smaschero».
Giù le mani da «Biancaneve». Piantatela di riscrivere pure le fiabe della tradizione
Rachel Zegler protagonista di «Biancaneve» in uscita nel 2024 (Getty Images)
Nell’ultimo film Disney la più bella del reame non ha la pelle bianca e non ci sono i nani. Ma le favole contengono le tragedie della nostra storia. E noi dobbiamo conservarle.
Le Firme

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