Flashmob contro Genitore 1 e 2Pro Vita & Famiglia: «Davanti al Viminale per difendere madre e padre»

Flashmob contro Genitore 1 e 2Pro Vita & Famiglia: «Davanti al Viminale per difendere madre e padre»

«La forma non cambia la sostanza, perché ogni bambino nasce da una mamma e da un papà! Per questo domani, mercoledì 20 gennaio, alle ore 13.00, saremo davanti al ministero dell'Interno per difendere madre e padre dopo la reintroduzione dei termini genitore 1 e genitore 2 sulle carte d'identità dei minori di 14 anni» così Pro Vita e Famiglia onlus che con altre associazioni della galassia profamily, (per citarne solo alcune il Family Day, Non si tocca la Famiglia e CitizenGO), sta organizzando il flashmob di protesta davanti al Viminale.

«Secondo il Garante - ha aggiunto il vice presidente Jacopo Coghe - occorrerebbe reintrodurre "genitore 1" e "genitore 2" per adeguarsi alla normativa europea sulla questione formale del trattamento dati. Oramai abbiamo imparato, in questi ultimi dieci anni, che a suon di "ce lo chiede l'Europa" è stata smantellata la nostra cultura, la nostra identità, le nostre radici per obbedire ai più ciechi e ideologicamente insensati ordini dell'Unione Europea».

«Con lo striscione 'UNA MAMMA E UN PAPÀ: UN DECRETO NON CAMBIA LA REALTÀ, STOP GENITORE 1 GENITORE 2' faremo sentire la nostra voce in difesa della maggioranza degli italiani che la pensano come noi - ha concluso Jacopo Coghe - perché le famiglie hanno dei bisogni concreti e reali e in questo momento l'ideologia non le sfama. Non se ne capisce assolutamente il senso e l'urgenza».

John Patelli: «Mio figlio è in cella per essersi difeso»
Nel riquadro John Patelli, il padre di Alessandro Patelli, condannato a 21 anni per aver accoltellato un tunisino che lo aveva aggredito sotto casa (iStock)
Il padre di Alessandro Patelli, condannato a 21 anni per aver accoltellato un tunisino che lo aveva aggredito sotto casa: «Pesava 40 chili, fu assalito e sgambettato da uno spacciatore. Ora è depresso e rischia il suicidio».
271.400 vite salvate. Mezzo secolo di impegno pro life
iStock
  • Nel 1975 un magistrato scopre una clinica gestita dai radicali, dove si praticano aborti clandestini. Da allora, sono nati centinaia di centri per offrire una alternativa all’interruzione di gravidanza.
  • La volontaria Lara Morandi: «Non vogliamo “convincere” ma ascoltiamo e aiutiamo. Molte rinunciano al figlio perché si sentono costrette».

Lo speciale contiene due articoli.

Emilia-Romagna, il tar sospende il suicidio assistito
L'ex governatore dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e quello attuale, Michele De Pascale (Ansa)

«Una delibera regionale non può sostituire una legge nazionale su un tema così delicato»: con queste parole Valentina Castaldini, consigliere regionale di Forza Italia, ha annunciato ieri che il Tar dell’Emilia-Romagna ha accolto l’istanza di sospensiva «sulle delibere regionali che permettono il suicidio assistito in Emilia-Romagna», fissando al 15 maggio la trattazione collegiale. L’Emilia-Romagna aveva adottato, a febbraio 2024, tutti gli atti per definire «modalità e tempi» del suicidio medicalmente assistito.

Il ritorno di Roth, profeta dei disastri del woke
Philip Roth (Getty Images)
Le opere dell’autore ebreo americano verranno ripubblicate da Adelphi. I suoi scritti furono accusati di antisemitismo, ma in realtà erano una sfida ai moralizzatori che inseguono la follia della purezza.
Le Firme

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