Giuseppe Conte (Ansa)
Ma sì, che fretta c'era, maledetta pandemia? In fondo, mancavano appena cinque giorni a Natale e ce la si poteva pure prendere comoda, che il tempo di cuocere i bolliti di Palazzo Chigi c'era. Così, dopo aver perso giorni in una verifica che è stata rimandata a dopo l'Epifania, dopo aver fatto una passerella a Bengasi per tirarsi su nei sondaggi e dopo aver pure trovato 40 minuti da dedicare a Matteo Renzi e alla delegazione di Italia morta, Giuseppe Conte si è ricordato di riunire il Consiglio dei ministri per stabilire che cosa possono fare gli italiani prima del 24 e che cosa potranno fare dopo il 26, in occasione del Capodanno.