Conte e la sua banda si sono mossi tardi e male

Conte e la sua banda si sono mossi tardi e male
Giuseppe Conte (Ansa)

Ma sì, che fretta c'era, maledetta pandemia? In fondo, mancavano appena cinque giorni a Natale e ce la si poteva pure prendere comoda, che il tempo di cuocere i bolliti di Palazzo Chigi c'era. Così, dopo aver perso giorni in una verifica che è stata rimandata a dopo l'Epifania, dopo aver fatto una passerella a Bengasi per tirarsi su nei sondaggi e dopo aver pure trovato 40 minuti da dedicare a Matteo Renzi e alla delegazione di Italia morta, Giuseppe Conte si è ricordato di riunire il Consiglio dei ministri per stabilire che cosa possono fare gli italiani prima del 24 e che cosa potranno fare dopo il 26, in occasione del Capodanno.

Per l’ex presidente del Consiglio è un’iniziativa che va portata avanti a ogni costo: «Altrimenti è un guaio». Giorgio Gobbi (Bankitalia): «Segue i nuovi strumenti di pagamento». Alessandro Agnoletti (Nexi): «Cina avanti con l’e-yuan».
Tregua in Nagorno Karabakh. Ma la popolazione armena manifesta contro il governo
La protesta di fronte al palazzo del governo a Yerevan (Ansa)
  • Accordo per il cessate il fuoco nella regione separatista dell’Azerbaijan che era sotto i bombardamenti di Baku. Uccisi peacekeeper russi. Folla inferocita a Erevan.
  • Il leader ucraino parla alle Nazioni Unite. Sergej Lavrov si scaglia contro l’Occidente. Secondo la Cnn, le forze di Kiev hanno attaccato con i droni le milizie sudanesi.

Lo speciale contiene due articoli.

Slitta il processo Qatargate: imputati in festa
Eva Kaili (Ansa)
Gli avvocati difensori puntano alla nullità del procedimento e intanto ottengono lo spostamento della decisione a giugno 2024, dopo le elezioni europee. Eva Kaili parla di violazione dell’immunità parlamentare e di intromissioni dei servizi segreti.
Novantanove anni fa l’Italia inaugurava la prima autostrada al mondo
Pagamento del pedaggio sulla Milano-Varese, anno 1925 (Getty Images)

Il tratto Milano-Varese venne voluto da Benito Mussolini e realizzato da Piero Puricelli: fu una scommessa, data la scarsità di auto allora in circolazione, che si rivelò vincente negli anni del «boom».

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