Dilaga il numero di dottori strapagati dati in affitto dalle coop agli ospedali che ne sono privi. Non importa se qualificati o no, basta coprire i turni. E il servizio sanitario rischia di crollare.
Fabio De Iaco, presidente della Società di medicina d’urgenza: «I colleghi in prestito vanno e vengono mentre i problemi ricadono sui pochi dipendenti. C’è un business dei corsi di formazione che consente di saltare quelli ufficiali».
Guido Quici, presidente del sindacato Cimo: «L’anarchia è assoluta. Le società spuntano ovunque senza doversi certificare».
La denuncia del dottor Giulio Ricciuto, dell’ospedale di Ostia: «Nei pronto soccorso regionali ogni 90 secondi arriva un paziente, siamo di fronte a un vero caporalato».