(IStock)
Il pellegrinaggio Lgbt era stato prima inserito nel programma e poi rimosso. Ieri, l’ufficio stampa vaticano ha precisato: «Servono altre informazioni, poi lo rimetteremo».
All’Auditorium della Conciliazione svelato il Calendario Storico della Guardia di Finanza 2025, realizzato con il celebre fotogiornalista internazionale Massimo Sestini alla presenza del vice ministro dell’Economia e delle Finanze Maurizio Leo.
La serata, condotta dalla giornalista Roberta Floris del TG5, ha visto l’esibizione della Banda del Corpo e del quartetto d’archi “QART Music Events”. Accompagnati dalla scenografica coreografia realizzata dal corpo di ballo, il quartetto d’archi e la Banda del Corpo hanno eseguito noti brani di musica pop e colonne sonore di grandi colossal del cinema. Infine, lo storico Michele D’Andrea ha illustrato il Canto degli Italiani di Michele Novaro e Goffredo Mameli, consentendo agli ospiti di calarsi nel contesto temporale, politico e sociale nel quale l’Inno d’Italia ha avuto origine. Quest’anno – ha spiegato il Comandante Generale, Gen. C.A. Andrea De Gennaro – per la prima volta, il Calendario abbandona la tradizionale veste storica per tuffarsi nell’attualità, attraverso fotografie che regalano prospettive inedite della quotidiana attività operativa della Guardia di Finanza. Al centro dell’opera gli uomini e le donne delle Fiamme Gialle, cuore pulsante della Guardia di Finanza, che guardano al domani consapevoli delle sfide che li attendono, animati, oggi come ieri, da spirito di servizio, impegno, coraggio e dedizione. A loro è dedicato il Calendario storico 2025 che, rompendo gli schemi, affida esclusivamente al linguaggio universale della fotografia, in grado di cogliere dettagli che vanno dritti al cuore, il compito di raccontare la nostra straordinaria quotidianità. Sono storie e azioni, spesso lontane dai riflettori, quelle che emergono dalle pagine del Calendario: il quotidiano operare delle Fiamme Gialle al servizio del Paese e della collettività.
A settembre la nuova edizione di Ondance, l'evento culturale all'insegna della danza ideato e diretto dall'icona italiana del balletto.
Dal 4 all’8 settembre prossimi il pastificio Rana tornerà per la quarta edizione consecutiva nella piazza del Palazzo reale di Milano per rinnovare il legame con Ondance, l’evento culturale all’insegna della danza ideato e prodotto dalla Fondazione Roberto Bolle. Con la partnership si celebra «l’unione tra la bellezza della danza e l’armonia del gusto».
In questa nuova edizione di Ondance, Rana prenderà parte alla manifestazione con quattro «Gioiaverde Class», speciali lezioni che prendono il nome dalla gamma di ravioli del noto pastificio. Un connubio in ballo e cucina si fondono in un susseguirsi di esibizioni che spaziano dal charleston, al musical jazz, dall’hip hop al dancehall.
L’anfitrione dell’evento, Roberto Bolle, si è detto orgoglioso «che per il quarto anno consecutivo il pastificio Rana sia partner di Ondance», precisando inoltre: «È grazie alla visione lungimirante di aziende come questa che ogni anno riusciamo a realizzare progetti e iniziative sempre più importanti, con l’obiettivo di diffondere i valori artistici, culturali e umani che la danza porta con sé. Una condivisione di bellezza che è anche spirituale, sociale ed etica. Un’iniezione di positività, benessere e ristoro che coinvolge un pubblico sempre più ampio ed entusiasta. Il tema di quest’anno è il viaggio inteso come incontro di mondi e culture, di arte, usanze da scoprire e da amare. Un viaggio, come sempre, da fare insieme».
Per l’azienda dell’iconico tortellino, da tempo impegnata nella valorizzazione e nella promozione di eventi culturali, favorire la moltiplicazione del talento in tutte le sue forme «rappresenta un impegno necessario per far emergere giovani artisti e rendere l’arte sempre più accessibile».
«È con grande gioia che rinnoviamo per il quarto anno la nostra partecipazione a Ondance, la festa della danza. Una straordinaria manifestazione ideata dal genio creativo e artistico di Roberto Bolle che, anno dopo anno, coinvolge e trascina con sé un pubblico sempre più ampio, animato da passione e impegno incredibili», ha affermato Gian Luca Rana, amministratore delegato dell’omonimo pastificio. «Credo - ha poi aggiunto - che la danza come forma d’arte abbia un potere straordinario: ispira, coinvolge ed unisce le persone in modo trasversale, favorendo il dialogo interculturale e la crescita, individuale e collettiva, specialmente tra i giovani. Come imprenditore, avverto profondamente la responsabilità di contribuire alla sviluppo e al benessere sociale, non solo creando occupazione per garantire il futuro di un numero sempre maggiore di collaboratori e famiglie, ma anche investendo nella cultura, pilastro fondamentale per la costruzione di una società migliore, più consapevole ed inclusiva. Sostenere le arti per me è una scelta etica, un atto di responsabilità verso la società ed una gioia profonda».
Tant’è vero che, proprio in occasione dell’evento Ondance, Rana conferirà una borsa di studio al ballerino che, stando alla giuria, si sarà distinto sopra gli altri partecipanti, 35 in tutto.
All'evento, organizzato da Fratelli d'Italia, è atteso il ministro Francesco Lollobrigida che interverrà domani sul tema «L’orgoglio della nostra terra».