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Tra il 2012 e il 2016 Fii e Cassa puntano su Sofinnova, scatenando polemiche da parte di chi chiedeva tutela per il made in Italy. Ora il venture capital francese si scopre vittima del fallimento di una società americana.
L'ex presidente del braccio economico del Tesoro si concede in una lunga intervista al Corriere Economia dove conferma di aver continuato a lavorare durante il suo mandato per altre aziende. Ma dimentica casualmente il suo ruolo nel fondo Fsi di Maurizio Tamagnini, quello che proprio la Cassa aveva finanziato con 500 milioni di euro.
Il fondo Usa cita l'editore Urbano Cairo per estorsione: avrebbe cercato «in modo minatorio» di bloccare l'operazione di vendita della sede del quotidiano milanese ad Allianz. Lì dal 2017 Cassa depositi e prestiti ha affittato 10.000 metri quadri. Palestra, parcheggio interno e due ascensori personali per presidente e amministratore delegato. L'operazione fu portata avanti sotto la benedizione di Claudio Costamagna e Fabio Gallia, ma ora c'è chi dice che dopo l'arrivo di Fabrizio Palermo sia poco utilizzata per il costo che pesa sulle casse di via Goito.
Le polemiche scatenate dall'audio di Rocco Casalino contro i dirigenti del ministero di Giovanni Tria, accrescono le tensioni dentro il dicastero. Conseguenze? Un nuovo ingresso nella comunicazione, ma anche uscite impreviste. In arrivo in via Goito Marco Laudonio, già social media manager e fedelissimo del capo di gabinetto Roberto Garofoli. A seguire Lucilla Perrone, ex segreteria del capo di gabinetto.