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La «guerra» di Saied ai Fratelli Musulmani
Il presidente tunisino, Kais Saied (Ansa)

Nel Paese nordafricano esiste un partito, Ennahda, diretta espressione dell'organizzazione terroristica e protagonista della vita politica tunisina degli ultimi anni. Il presidente Kais Saied, dal 25 luglio 2021, ha dichiarato guerra alla Fratellanza Musulmana promettendo di sradicare la corruzione che il gruppo islamista ha portato all’interno del governo.

Il Sahel nella morsa dei terroristi
Ansa
  • Al-Qaeda sta intensificando gli attacchi nel Mali centrale per costringere i civili alla sottomissione, rafforzare le zone di supporto e ottenere più risorse per isolare le forze maliane nell’area.
  • Dopo la morte di Abu Bakr al-Baghdadi nel 2019, l’Isis si è concentrata sempre più sulle sue province africane, comprese le filiali in Somalia, nella Repubblica Democratica del Congo, intorno al Lago Ciad e altrove nella regione del Sahel, che taglia in tutto il continente sotto il deserto del Sahara.
  • Nella regione rimane molto attiva la Russia, interessata a collaborare con la neonata alleanza degli Stati del Sahel ed eludere così le sanzioni occidentali imposte a causa della guerra in Ucraina.

Lo speciale contiene tre articoli.

Occhi sul Terrorismo | Con il Sahel in Fiamme il Mediterraneo sarà preso d'assalto

L’aumento del terrorismo nel Sahel e nel Corno d’Africa è una delle principali preoccupazioni, non solo per il benessere dei cittadini di queste regioni, ma anche per l’impatto dell’instabilità sui paesi e sulle regioni confinanti. Tutto questo ci riguarda e molto da vicino perché con il Sahel in fiamme altre decine di migliaia di persone proveranno a raggiungere il Mediterraneo a bordo dei barconi che arrivano tutti i giorni sulle coste italiane e da qui in Europa.

L'utilizzo dei droni da parte delle organizzazioni terroristiche

Secondo un recente rapporto del comitato delle Nazioni Unite «un numero maggiore di gruppi terroristici ha sviluppato la capacità di impiegare sistemi aerei senza pilota a livello globale» e l'uso di tali armi «continua a proliferare in modo efficace».

I terroristi di al-Shabaab dietro agli attacchi in Kenya e Somalia
L'attacco dei terroristi di al-Shabaab a un hotel a Mogadiscio, capitale della Somalia, lo scorso 9 giugno (Ansa)

Nelle ultime tre settimane oltre 30 agenti delle forze di sicurezza sono stati uccisi da ordigni esplosivi improvvisati (Ied) in più di 10 raid nelle contee di Garissa e Lamu nel Kenya nord-orientale. Si ritiene che dietro a questa recrudescenza di assalti terroristici ci sia il gruppo estremista islamico somalo.

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