Ritratti | Oscar Sinigaglia, il mercante d’acciaio

L’undicesimo podcast di Ritratti è dedicato a Oscar Sinigaglia, il mercante d’acciaio è stato presidente dell’Ilva e della Finsider, la finanziaria che coordinava le attività siderurgiche dell’Iri. Carica che gli consente di presentare un piano di rilancio dell’acciaio che contribuisce al boom economico degli anni 50. Ricoprirà questo incarico fino alla morte, avvenuta a Roma il 30 giugno del 1953. Proprio nello stesso anno in cui viene nominato cavaliere del lavoro da Luigi Einaudi.
Viene ricordato soprattutto per il piano che riporta il suo nome e che mira a rovesciare la condizione di svantaggio in cui si trova all’epoca il nostro Paese, privo di materie prime, sfruttando la localizzazione costiera degli impianti e importando minerali dai Paesi extraeuropei che potevano fornirli a prezzi competitivi. Per farlo, serve la ricostruzione dei soli impianti avanzati e la specializzazione degli impianti minori. Ma anche la concentrazione della produzione di ghisa, acciaio e laminati in un numero limitato di stabilimenti a ciclo integrale situati in località costiere.
Sinigaglia punta su lavorazioni di grandi volumi, e quindi grandi stabilimenti, gli unici che potevano garantire costi bassi, specie se collocati sulla costa, dove potevano agevolmente ricevere via mare il minerale di ferro e spedire l’acciaio in ogni parte del mondo. E’ così che l’ingegnere romano prevede di giungere a una produzione nazionale di 3 milioni di tonnellate annue nel 1952. L’obiettivo viene centrato con successo. L’Italia superò largamente i 5 milioni nel 1955, passando dall’undicesimo all’ottavo posto nel mondo. Questa è la storia di Oscar Sinigaglia. Buon ascolto.

  • Colonne sonore: The City of Prague Philharmonic Orchestra - Iron Man (2008 Version); Ennio Morricone - The Mission.
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Ritratti | Giorgio Armani, storia di un re

Il dodicesimo podcast di Ritratti è dedicato a Giorgio Armani, re Giorgio come ormai viene definito da anni sulle pagine dei giornali e delle riviste patinate. Il re della moda. Negli anni Settanta ha rivoluzionato il modo di vestire di uomini e donne, in parte vestendoli gli uni come gli altri. Negli anni Ottanta ha ridefinito il look di Hollywood con un fascino più sottile, e negli anni Novanta ha costruito un impero vendendo jeans e abiti eleganti. Prima di Giorgio Armani, non c’era un’industria di moda italiana. C’era un’industria di fabbriche italiane. Poi è arrivato il re. Per il quale la bellezza è tale quando è essenziale, perché diventa senza tempo. L’eleganza non è farsi notare, ma farsi ricordare. Il successo di Giorgio Armani diventa globale anche grazie alla fortunata collaborazione con il cinema, una delle sue più grandi passioni.
A Hollywood si fanno carte false per ottenere costumi firmati dal re della moda, e nel 1980 ci riesce il regista Paul Schrader. Che gira una scena di American Gigolò, destinata a fare la storia: Richard Gere passa in rassegna giacche, camicie e cravatte Armani assemblandole con maniacale perfezione, a ritmo di musica. Il guardaroba è tutto firmato Armani, e Giorgio diventa una leggenda . La consacrazione definitiva arriva nel 1982, quando Time gli dedica l’ambita copertina con il titolo “Giorgio’s Gorgeous style”, lo stile magnifico di Giorgio. Questa è la sua storia. Buon ascolto.

  • Colonne sonore: CAKE - I will survive; Ennio Morricone - Metti una sera a cena; Blondie - Call Me; The Beatles - Here Comes the Sun
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Ritratti | Franca Bruna Segre, la signora della finanza sabauda

Il venticinquesimo podcast di Ritratti è dedicato a Franca Bruna Segre. Da sempre vicina a Carlo De Benedetti, lo ha accompagnato nelle più importanti operazioni finanziarie. Insieme ad altre famiglie torinesi, ha fondato nel 1981 una boutique finanziaria - la Banca Intermobiliare (Bim). Negli Anni 70 rilancia la Marxer di Loranzè di Ivrea, azienda chimico farmaceutica, fino a farla diventare leader europeo nella produzione di aminoacidi, mentre negli anni '80 rileva il Caffe' San Carlo, per anni salotto culturale della Citta' della Mole. Ma e' nella finanza che ottiene i maggiori successi, grazie alla partecipazione nella commissionaria di Banca Intermobiliare insieme ad altre famiglie torinesi, che viene trasformata prima in Sim e poi in Banca, quotata in borsa, di cui diventa presidente. Qui vi raccontiamo la sua storia. Buon ascolto.

  • Colonna sonora: CAKE - I will Survive ; Quartetto Cetra - Passeggiando per il centro; Antonello Venditti - Torino
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Ritratti | Sara Blakely, la milionaria “contenitiva”

Per Sara Blakely tutto è iniziato con un collant e un paio di forbici. Nella speranza di avere un aspetto migliore nei suoi pantaloni bianchi aderenti, taglia i piedi di un paio di collant e li sostituisce alla sua biancheria intima. Questo le permette di beneficiare degli effetti dimagranti dei collant e di lasciare i piedi nudi nei suoi bei sandali. “Nel momento in cui ho visto quanto era bello il mio sedere, ho pensato: “Grazie, Dio, questa è la mia opportunità!”, è il suo ricordo. Il cinquantanovesimo podcast di Ritratti è dedicato a lei e alla sua storia. Buon ascolto.

Ritratti | Angelo Rizzoli, dall'orfanotrofio al colosso editoriale

Imprenditore, editore e produttore cinematografico, inizia la sua carriera come tipografo e stampatore. L'impegno nel mondo del cinema lo porta a finanziare un film che susciterà un coro di proteste ma che poi incasserà un enorme successo al botteghino e un premio Oscar: La dolce vita di Fellini.

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