pietro picciocchi

Il sindaco di Genova sfida la candidata dem Salis: «Tira fuori il libretto universitario della Link»
A destra Pietro Picciocchi (Ansa)
Il primo cittadino del centrodestra, in vista del voto del 25 e 26, sulla laurea della rivale, presa nell’ateneo al centro di un fascicolo della Procura di Roma: «Lei è il paravento dei soliti burattinai. Test anti droga a tutti i politici».

Problemi di occupazione e con un’immigrazione che ha trasformato molti quartieri in sobborghi stranieri. E così il centrosinistra per sfruttare questa delusione, figlia anche delle politiche delle giunte precedenti a guida progressista, ha puntato su un’operazione di maquillage che ha sorpreso la destra. La vecchia nomenklatura cittadina ha estratto dal cilindro un’ex lanciatrice del peso (campionessa italiana e dei Giochi del Mediterraneo), Silvia Salis, senza esperienza di amministrazione, ma dal volto fresco.

La trentanovenne genovese è attualmente dipendente, in aspettativa, delle Fiamme azzurre, il gruppo sportivo della polizia penitenziaria, con cui ha effettuato l’attività agonistica sino al 2016. Da allora è stata, quasi subito, distaccata prima alla Fidal e poi al Coni.

Il suo avversario è l’attuale sindaco facente funzioni di Genova, il quarantasettenne avvocato amministrativista Pietro Piciocchi.

Nel 2008, quasi per caso, è entrato nella segreteria tecnica dell’allora ministro dell’Interno Roberto Maroni e ha lavorato al Viminale per tre anni. In quel contesto ha conosciuto persone che lo hanno valorizzato nella politica locale, anche se non è mai stato iscritto a un partito. Nel 2017 e nel 2022 si è candidato nelle liste civiche che sostenevano l’ex sindaco Marco Bucci ed è stato eletto.


Continua a leggereRiduci
Le Firme

Scopri La Verità

Registrati per leggere gratuitamente per 30 minuti i nostri contenuti.
Leggi gratis per 30 minuti
Nuove storie
Preferenze Privacy