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San Marino resti il presidio della vita e rifiuti la spinta verso l’aborto facile

san marino referendum aborto
(IStock)
La Repubblica ha una legislazione rigorosa a tutela dei nascituri. Ma un referendum vuole demolirla, copiando la nostra norma.
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Giannini usa «La Verità» per coprire il vuoto di idee che c’è tra i progressisti
Massimo Giannini (Ansa)
Il giornalista sfrutta la querelle nata dalle critiche di Veneziani alla destra per ribadire la superiorità dei compagni. I quali, però, da anni campano di conformismo e bavagli.

Questo malconcio 2025 ci ha regalato una grande scoperta: in Italia esistono ancora tracce di libertà di pensiero. Esiste ancora qualcuno che apre bocca secondo coscienza e non per tornaconto piccino, ci sono intellettuali che scrivono e parlano seguendo i propri valori e proteggendo la propria dignità, e non per ottenere una poltroncina in questo o quell’ente mutualistico. Lo ha ricordato a tutti Marcello Veneziani, scrivendo per La Verità un articolo formidabile e affilato sull’establishment destrorso che ha incendiato alcune code di paglia. Quel pezzo avrebbe potuto suscitare una discussione più approfondita e coraggiosa, suggerire qualche riflessione magari faticosa ma comunque opportuna sull’impatto che questo governo sta avendo sul sistema culturale della nazione. Invece ha generato rispostine offese per lo più trascurabili, scatti d’ira da aspiranti gerarchi di provincia e molte invidie: non tutti, d’altra parte, possono permettersi certe licenze. Nel complesso isterismi facilmente spiegabili con il narcisismo diffuso, ma comunque piuttosto tristi.

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«Zalone, Cruciani e Fabrizio Corona sono popolari perché non di sinistra»
Giuseppe Cruciani (Ansa)
Il docente della Luiss di Roma Lorenzo Castellani: «Oggi ha successo chi non cede al politically correct e non vuole indottrinare o “civilizzare”. Alla gente comune piace il linguaggio semplice e diretto, nello spettacolo come in politica».

È il solito eterno scontro tra intellettuali di sinistra e quella che viene qualificata dai radical chic come la destra ignorante e cafona. Per questo quando qualcosa di vagamente creativo, non direttamente attribuibile ai tradizionali dogmi della sinistra, ha successo, scatta l’allarme. Senza considerare che ci possano essere semplicemente forme di espressione culturali che, pur non appartenendo all’alta cultura di sinistra, funzionano e hanno successo nel grande pubblico semplicemente perché usano termini semplici e diretti. Uno di questi è di sicuro Checco Zalone che con il suo Buen Camino, in due giorni ha incassato oltre 13,5 milioni di euro e ha portato al cinema quasi 2 milioni di italiani. E che dire di Fabrizio Corona. Le due puntate di Falsissimo su Alfonso Signorini hanno raggiunto 7,2 milioni di visualizzazioni in poco più di due giorni. Per non parlare della Zanzara di Radio24, condotta da Giuseppe Cruciani e David Parenzo, uno dei programmi radiofonici e podcast più ascoltati in Italia.

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La Russa ricorda la nascita del Msi e parte la caciara di Pd e Avs
Ignazio La Russa (Ansa)
Il presidente del Senato elogia la fiamma tricolore. Dem & C.: «Non fa i conti col passato».

La palma della polemica più inutile delle feste di Natale 2025 va, indovinate un po’, al Pd. I dem, per perpetuare la tradizione di partito interessato alla fuffa e disinteressato ai problemi reali degli italiani, si sono avventurati in una serie di accuse al presidente del Senato, Ignazio La Russa, colpevole, pensate, di aver dedicato un video sui social all’anniversario della fondazione del Movimento sociale italiano, partito dal quale discende in linea diretta Fratelli d’Italia.

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La madre nel bosco: «Mia figlia si morde...»
Uno scatto della famiglia anglo-australiana, che viveva nel bosco di Palmoli, in provincia di Chieti, pubblicato sul sito web della mamma, Caterine Louise Birmingham (Ansa)
Nuova istanza dei Trevallion contro la sospensione della responsabilità genitoriale e il brutale allontanamento dei tre pargoli. Catherine preoccupata per la loro salute: «Nella casa famiglia non dormono e sono sempre in ansia». Salvini: «Metodo sovietico».

Dopo quanto concesso a Natale, con papà Nathan che ha potuto passare non più di due ore con la moglie Catherine e i tre bimbi, dalle 10.30 alle 12.30 senza nemmeno poter mangiare insieme, la famiglia nel bosco ha deciso di presentare una nuova istanza contro l’ordinanza con cui il tribunale per i minorenni dell’Aquila ha sospeso la responsabilità genitoriale sui tre figli. Due gemelli di 6 anni e una di bambina di 8.

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