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Esclusivo, i veri conti di Mps: ecco perché Unicredit non l’ha comprata

Esclusivo, i veri conti di Mps: ecco perché Unicredit non l’ha comprata

Il documento mandato da Unicredit al Tesoro in cui evidenzia i buchi del Montepaschi.

Non c’era praticamente un numero che tornasse nei conti di Mps esaminati per quasi tre mesi da Unicredit. Ecco perché alla fine dello scorso ottobre la banca guidata da Andrea Orcel ha gettato la spugna, inviando al Tesoro, primo azionista di Mps, un documento riservato (di cui Verità&Affari è entrata in possesso) che dettagliava la situazione. Le carte indicano, tra le altre cose, costi d’integrazione per almeno 4 miliardi e rettifiche sui crediti per 2 miliardi. Tanto che l’aumento di capitale che Unicredit avrebbe dovuto lanciare per non intaccare i propri coefficienti patrimoniali ammontava a ben 8,3 miliardi.

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Edicola Verità | la rassegna stampa del 5 settembre

Ecco #EdicolaVerità, la rassegna stampa podcast del 5 settembre con Camilla Conti

Nonostante il crollo delle immatricolazioni, Berlino lavora a un pacchetto di aiuti da 585 milioni per i veicoli green. Volkswagen: «Vendute 500.000 unità in meno». La «cinese» Volvo abbandona l’obiettivo di produrre solamente mezzi a batteria entro il 2030.
La marcia delle imprese contro i deliri green
Emanuele Orsini (Imagoeconomica)
Francesco Borgomeo, presidente degli industriali di Cassino, propone una grande marcia per salvare la filiera dell’auto oppressa dalla dottrina green e dagli errori di Stellantis: Dacia ora vende più di Fiat.