La primavera regala in cucina spunti di fragrante creatività. Proponiamo per questa domenica una ricettina che può essere un antipasto, un ottimo apetizer per l’aperitivo, la guarnizione di una portata più impegnativa. Trionfa qui il peperone che è uno dei più saporiti e gustosi doni dell’orto.
La primavera regala in cucina spunti di fragrante creatività. Proponiamo per questa domenica una ricettina che può essere un antipasto, un ottimo apetizer per l’aperitivo, la guarnizione di una portata più impegnativa. Trionfa qui il peperone che è uno dei più saporiti e gustosi doni dell’orto. È arrivato insieme alle melanzane, ai pomodori e alle patate dalle Americhe. Anche lui è una solanacea, ma a differenza di melanzane e patate si può mangiare crudo. È una «spremuta» di vitamine, con la capsicina aiuta la circolazione, con le fibre è amico dell’intestino. Ha moltissima acqua e combatte la sete. Coloratissimi sono davvero un grande ausilio in cucina. Ingredienti (per 8 budini) - 250 grammi di peperoni, 250 grammi di zucchine, 150 grammi di panna da cucina, 40 grammi di Parmigiano Reggiano, due uova, una cipolla bianca fresca generosa, 150 grammi di Taleggio, sale, pepe, noce moscata e olio extravergine di oliva q.b., qualche fogliolina di menta. Procedimento - Mondate bene i peperoni e fateli a cubettini egualmente con le zucchine e tritate finemente la cipolla. Ora in due padelle fate stufare metà di cipolla per ogni padella e quando diventa trasparente unite in una i peperoni nell’altra le zucchine. Cuocete per un quarto d’ora a fuoco moderato. Nel frattempo fate preriscaldare il forno a 180°. Ora preparate la salsina di formaggio. Fate a cubetti il Taleggio e fatelo sciogliere in tre cucchiai di panna aggiustando di noce moscata. Sciolto il formaggio tenete la salsina in calo. A cottura di peperoni e zucchine aggiustate di sale e di pepe. Ora con il mixer ad immersione frullate prima i peperoni e poi le zucchine ovviamente in due diversi contenitori. Unite alle due creme metà della panna rimasta per ciascuna, metà del Parmigiano Reggiano, un uovo e frullate di nuovo. Prendete delle cocotte da monoporzione e riempitene 4 con la crema di peperone e 4 con la crema di zucchine (volendo potete fare anche i budini misti). Metteteli in una teglia con due dita di acqua tiepida e infornate per circa 30 minuti cuocendo a bagnomaria. A cottura ritirate dal forno e fate intiepidire. Sformate i budini, guarniteli con qualche fogliolina di menta e nappate con la salsa al Taleggio. Come far divertire i bambini - Fate decorare a loro con la salsa e la menta i budini. Abbinamento - Il più filologico è con un Sauvignon (ottimi quelli del Collio). Potete optare anche per un Cirò bianco molto mediterraneo, oppure per un Incrocio Manzoni, un Incrocio Bruni, un Muller Thurgau.
Nadia e Aimo Moroni
Prima puntata sulla vita di un gigante della cucina italiana, morto un mese fa a 91 anni. È da mamma Nunzia che apprende l’arte di riconoscere a occhio una gallina di qualità. Poi il lavoro a Milano, all’inizio come ambulante e successivamente come lavapiatti.
È mancato serenamente a 91 anni il mese scorso. Aimo Moroni si era ritirato oramai da un po’ di tempo dalla prima linea dei fornelli del locale da lui fondato nel 1962 con la sua Nadia, ovvero «Il luogo di Aimo e Nadia», ora affidato nelle salde mani della figlia Stefania e dei due bravi eredi Fabio Pisani e Alessandro Negrini, ma l’eredità che ha lasciato e la storia, per certi versi unica, del suo impegno e della passione dedicata a valorizzare la cucina italiana, i suoi prodotti e quel mondo di artigiani che, silenziosi, hanno sempre operato dietro le quinte, merita adeguato onore.
Franz Botrè (nel riquadro) e Francesco Florio
Il direttore di «Arbiter» Franz Botrè: «Il trofeo “Su misura” celebra la maestria artigiana e la bellezza del “fatto bene”. Il tema di quest’anno, Winter elegance, grazie alla partnership di Loro Piana porterà lo stile alle Olimpiadi».
C’è un’Italia che continua a credere nella bellezza del tempo speso bene, nel valore dei gesti sapienti e nella perfezione di un punto cucito a mano. È l’Italia della sartoria, un’eccellenza che Arbiter celebra da sempre come forma d’arte, cultura e stile di vita. In questo spirito nasce il «Su misura - Trofeo Arbiter», il premio ideato da Franz Botrè, direttore della storica rivista, giunto alla quinta edizione, vinta quest’anno da Francesco Florio della Sartoria Florio di Parigi mentre Hanna Bond, dell’atelier Norton & Sons di Londra, si è aggiudicata lo Spillo d’Oro, assegnato dagli studenti del Master in fashion & luxury management dell’università Bocconi. Un appuntamento, quello del trofeo, che riunisce i migliori maestri sarti italiani e internazionali, protagonisti di una competizione che è prima di tutto un omaggio al mestiere, alla passione e alla capacità di trasformare il tessuto in emozione. Il tema scelto per questa edizione, «Winter elegance», richiama l’eleganza invernale e rende tributo ai prossimi Giochi olimpici di Milano-Cortina 2026, unendo sport, stile e territorio in un’unica narrazione di eccellenza. A firmare la partnership, un nome che è sinonimo di qualità assoluta: Loro Piana, simbolo di lusso discreto e artigianalità senza tempo. Con Franz Botrè abbiamo parlato delle origini del premio, del significato profondo della sartoria su misura e di come, in un mondo dominato dalla velocità, l’abito del sarto resti l’emblema di un’eleganza autentica e duratura.
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A rischiare di cadere nella trappola dei «nuovi» vizi anche i bambini di dieci anni.
Dopo quattro anni dalla precedente edizione, che si era tenuta in forma ridotta a causa della pandemia Covid, si è svolta a Roma la VII Conferenza nazionale sulle dipendenze, che ha visto la numerosa partecipazione dei soggetti, pubblici e privati del terzo settore, che operano nel campo non solo delle tossicodipendenze da stupefacenti, ma anche nel campo di quelle che potremmo definire le «nuove dipendenze»: da condotte e comportamenti, legate all’abuso di internet, con giochi online (gaming), gioco d’azzardo patologico (gambling), che richiedono un’attenzione speciale per i comportamenti a rischio dei giovani e giovanissimi (10/13 anni!). In ordine alla tossicodipendenza, il messaggio unanime degli operatori sul campo è stato molto chiaro e forte: non esistono droghe leggere!
Messi in campo dell’esecutivo 165 milioni nella lotta agli stupefacenti. Meloni: «È una sfida prioritaria e un lavoro di squadra». Tra le misure varate, pure la possibilità di destinare l’8 per mille alle attività di prevenzione e recupero dei tossicodipendenti.
Il governo raddoppia sforzi e risorse nella lotta contro le dipendenze. «Dal 2024 al 2025 l’investimento economico è raddoppiato, toccando quota 165 milioni di euro» ha spiegato il premier Giorgia Meloni in occasione dell’apertura dei lavori del VII Conferenza nazionale sulle dipendenze organizzata dal Dipartimento delle politiche contro la droga e le altre dipendenze. Alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a cui Meloni ha rivolto i suoi sentiti ringraziamenti, il premier ha spiegato che quella contro le dipendenze è una sfida che lo Stato italiano considera prioritaria». Lo dimostra il fatto che «in questi tre anni non ci siamo limitati a stanziare più risorse, ci siamo preoccupati di costruire un nuovo metodo di lavoro fondato sul confronto e sulla condivisione delle responsabilità. Lo abbiamo fatto perché siamo consapevoli che il lavoro riesce solo se è di squadra».






