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Occhi sul Terrorismo | Il fallito attentato al Pride di Vienna organizzato da terroristi ceceni e bosniaci

Lo scorso 18 giugno le autorità austriache hanno dichiarato di aver sventato un attacco alla Pride Parade di Vienna organizzato da tre giovani legati allo Stato islamico. I terroristi sono stati arrestati poco prima dell'inizio della parata dalle forze speciali austriache Cobra e gli organizzatori sono stati informati degli eventi solo dopo che il raid della polizia si era concluso. Omar Haijawi-Pirchner, capo del servizio di intelligence nazionale austriaco, ha detto ai giornalisti che i sospetti, di età compresa tra 14, 17 e 20 anni, sono stati arrestati poco prima dell'inizio della Pride Parade, manifestazione alla quale hanno partecipato circa 300.000 persone, come ha riferito riferito l'emittente pubblica ORF. I servizi di intelligence conoscevano e tenevano da qualche tempo sotto costante controllo i tre cittadini austriaci di origine bosniaca e cecena le cui identità non sono state rivelate ed è emerso che si erano radicalizzati online.

  • Colonna sonora: Kite In A Hurricane (From “Spectre” Soundtrack)
Occhi sul Terrorismo | Chi è davvero l'uomo che ha tentato di uccidere i bambini nel parco giochi di Annecy?

Lo scorso 8 giugno, un 31enne siriano identificato prima come Abdalmasih H., e poi come Abd El-Messih Hanoun, ha accoltellato due adulti e quattro bambini all'interno del parco di Annecy, una città alpina della Francia sudorientale. Le vittime sono un fratello e una sorella di 2 e 3 anni, un bambino olandese di 22 mesi e una bambina inglese di 3 anni. Dei due adulti feriti, entrambi uomini, uno avrebbe 78 anni ed è ricoverato in gravi condizioni. È stato ferito casualmente dal fuoco aperto dai poliziotti per immobilizzare l'attentatore. Ma l’attentatore era davvero un cristiano siriano come ha raccontato o c’è qualcosa che non torna nella sua storia? E se si chi è davvero l’attentatore di Annecy?

  • Colonna sonora: Georges Delerue - Thème de Camille | Le Mépris · Contempt
Occhi sul Terrorismo | Sono i bambini e gli adolescenti le nuove leve dell'Isis

Per gli investigatori che lo hanno fermato lo scorso 30 maggio era pronto a mettere in atto un attacco incendiario tra Bergamo e la Bassa Valle Brembana. Un minorenne di 17 anni cittadino italiano, d’origine camerunense, residente in provincia di Bergamo, è indagato per associazione con finalità di terrorismo, addestramento, apologia e istigazione a delinquere aggravate. Si tratta dell’ennesimo caso di un un minorenne affascinato dalla propaganda jihadista un chiaro segno che la nuova martellente strategia comunicativa dell’Isis funziona. La propaganda jihadista corre sulle strade digitali del web, con i canali Telegram, le chat riservate su Whatsapp, su Facebook, Twitter e persino su Tik Tok. Discorso diverso è quello relativo ai bambini chiamati “i cuccioli del califfato” ovvero i figli dei foreign figters arrivati nel “Siraq” da tutto il mondo nati sotto le bandiere nere dell’Isis e che nella loro giovane vita non hanno visto che violenza e sangue e che sono stati addestrati per diventare dei jihadisti. Nel campo profughi di Al-Hol, nel nord-est della Siria dove comanda l’Isis, vivono non meno di 70.000 persone e l’UNICEF stima che più del 90% di loro siano donne e bambini che nessuno vuole. Tra i bambini, solo 20.000 sono siriani. Gli altri, almeno 29.000, appartengono a ben 62 nazionalità diverse. Nessuno li vuole e per quanto vissuto e il contesto attuale sono delle vere e proprie bombe a orologeria pronte a esplodere.

  • Colonna sonora: Remember me - Patrick Doyle - Carlito's Way
Occhi sul Terrorismo | La Spagna nella morsa dell'Islam politico che crea terroristi

Nel 2022 in Spagna quarantasei persone sono state arrestate in 27 operazioni contro il terrorismo jihadista e si tratta del secondo numero più alto negli ultimi cinque anni, dopo i 58 arresti in 32 operazioni effettuate nel 2019. Sono alcuni dei dati contenuti nell'Annuario del terrorismo jihadista 2022 dell'Osservatorio internazionale per gli studi sul terrorismo (OIET), presentato nelle scorse settimane. Da quando gli attacchi dell'11 marzo 2004 hanno suscitato paura del terrorismo islamista in Spagna, le Forze di Sicurezza hanno effettuato 365 operazioni contro il jihadismo che hanno portato a 1.100 arresti dei quali almeno 963 in Spagna e 128 all'estero in relazione ad operazioni attivate nel Paese iberico.

  • Colonna sonora: Los muertos vivos estan (da "Spectre" Soundtrack)
Occhi sul Terrorismo | Soffia anche sull'Italia il vento impetuoso della Jihad

Lo scorso 23 aprile un pattugliatore della Guardia di Finanza ha soccorso in mare a largo delle coste siciliane un barcone con a bordo 223 persone. Tra loro è stato identificato un 18enne siriano indiziato di aver combattuto tra le fila di Hay'at Tahrir al-Sham,già Jabhat al-Nuṣra. Nel suo telefono sono stati rinvenute chat di matrice jihadista. Nonostante il tema dei terroristi che si infiltrano tra le centinaia di disperati che affrontano ogni giorno il Mediterraneo e che sbarcano sulle nostre coste sia tabu o quasi, si tratta dell’enesimo caso di un terrorista che arriva in Italia su un barcone.

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