Le sigle sono centinaia: alcune piuttosto note al grande pubblico, altre completamente sconosciute. Qui a fianco pubblichiamo la prima parte del lunghissimo elenco di «associazioni umanitarie» e Ong che tra il 2015 e il 2018, cioè negli anni più roventi dell'invasione, hanno ricevuto contributi dall'Unione Europea. E che contributi: quasi 3,4 miliardi di euro, per scopi che, come abbiamo spiegato, non sono proprio chiarissimi. L'altra metà dell'elenco la forniremo domani, ma già qui si possono trovare nomi molto molto interessanti, tra cui quelli di alcune associazioni italiane. Compare, ad esempio, il Consiglio italiano per i rifugiati, di cui è attualmente direttore Mario Morcone, ovvero il «superprefetto» che, con Marco Minniti ministro dell'Interno, aveva in mano tutta la gestione dell'accoglienza. Troviamo anche Save the children, che proprio negli anni di maggior afflusso di stranieri sulle nostre coste, gestiva una nave per i «salvataggi nel Mediterraneo», la Vos Hestia, la quale fu anche perquisita nel corso delle indagini portate avanti, nel 2017, dalla Procura di Trapani. Non mancano, ovviamente, alcune sigle legate all'Arci, ad esempio il Comitato territoriale di Lecce che ha ricevuto la bellezza di 649.521 euro. Poi ci sono organizzazioni meno conosciute come il Centro servizi volontariato Toscana, che ha ricevuto 451.077 euro. Le cifre, in molti casi, sono davvero elevate: peccato che l'Ue non indichi con chiarezza gli scopi per cui questi denari siano stati utilizzati.
Jannik Sinner (Ansa)
Jannik supera Paul e un fastidio alla coscia. Lo spagnolo piega Musetti. Domani match decisivo per la Paolini nel singolo.
Silvia Salis (Ansa)
Dai verbali sull’incidente emerge che la candidata dem ha ammesso di aver urtato la donna mentre stava attraversando con il verde.
Getty Images
Si tinge di giallo il Remigration summit fissato per oggi in Lombardia: il luogo dell’evento è sconosciuto in seguito alle polemiche sorte sulla sua organizzazione in Italia.
L'ingresso della mostra allestita a Palazzo Ducale di Venezia.Ph: Iene Fanizza
A Palazzo Ducale di Venezia, una grande mostra (sino al 29 settembre 2025) racconta le intense relazioni artistiche fra la Serenissima e Creta, dalla caduta di Costantinopoli (1453) sino alle soglie dell’Ottocento. In un suggestivo connubio tra Oriente bizantino e Occidente latino, esposte le opere di numerosissimi artisti, fra cui i spicca la figura di Domenikos Theotokopoulos detto El Greco.