Le sigle sono centinaia: alcune piuttosto note al grande pubblico, altre completamente sconosciute. Qui a fianco pubblichiamo la prima parte del lunghissimo elenco di «associazioni umanitarie» e Ong che tra il 2015 e il 2018, cioè negli anni più roventi dell'invasione, hanno ricevuto contributi dall'Unione Europea. E che contributi: quasi 3,4 miliardi di euro, per scopi che, come abbiamo spiegato, non sono proprio chiarissimi. L'altra metà dell'elenco la forniremo domani, ma già qui si possono trovare nomi molto molto interessanti, tra cui quelli di alcune associazioni italiane. Compare, ad esempio, il Consiglio italiano per i rifugiati, di cui è attualmente direttore Mario Morcone, ovvero il «superprefetto» che, con Marco Minniti ministro dell'Interno, aveva in mano tutta la gestione dell'accoglienza. Troviamo anche Save the children, che proprio negli anni di maggior afflusso di stranieri sulle nostre coste, gestiva una nave per i «salvataggi nel Mediterraneo», la Vos Hestia, la quale fu anche perquisita nel corso delle indagini portate avanti, nel 2017, dalla Procura di Trapani. Non mancano, ovviamente, alcune sigle legate all'Arci, ad esempio il Comitato territoriale di Lecce che ha ricevuto la bellezza di 649.521 euro. Poi ci sono organizzazioni meno conosciute come il Centro servizi volontariato Toscana, che ha ricevuto 451.077 euro. Le cifre, in molti casi, sono davvero elevate: peccato che l'Ue non indichi con chiarezza gli scopi per cui questi denari siano stati utilizzati.
Piero Fassino (Imagoeconomica)
L’esponente del Pd è stato scoperto al duty free di Fiumicino con il flacone in tasca: «Lo avevo appoggiato lì prima di pagare».
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Ester Mieli (Ansa)
Il conduttore di «Radio anch’io», Giorgio Zanchini, ha chiesto in diretta alla meloniana Ester Mieli (impegnata a difendere Israele) la sua appartenenza etnica. Poi la retromarcia: «Ho sbagliato». Il presidente del Senato, La Russa: «Episodio davvero inquietante».