2023-07-26
Fincantieri, Rina e il re delle start up pronti per i mini reattori nelle navi
Accordo Newcleo per avviare uno studio di fattibilità sulle applicazioni nucleari.Fincantieri annuncia un nuovo accordo con Rina, multinazionale di ispezione, certificazione, classificazione navale e consulenza ingegneristica e Newcleo, azienda di tecnologie nucleari pulite e sicure impegnata nello sviluppo di reattori innovativi di quarta generazione che utilizzano scorie nucleari esistenti come combustibile. In base alla partnership, le tre società uniscono le loro forza per realizzare uno studio di fattibilità per applicazioni nucleari nel settore navale, facendo affidamento sulla tecnologia dei piccoli reattori modulari raffreddati a piombo di Newcleo.L’impiego del motore raffreddato al piombo di Newcleo per la propulsione navale comporterebbe l’installazione di un mini-reattore chiuso sulle navi, che funzionerebbe alla stregua di una piccola batteria nucleare in grado di produrre una potenza elettrica di 30 megawatt. Ciò richiederebbe rifornimenti sporadici (solo una volta ogni 10-15 anni), una manutenzione molto limitata e una facile sostituzione del reattore a fine vita.In più, l’utilizzo dell’energia nucleare pulita per alimentare le navi contribuirebbe a decarbonizzare rapidamente un settore alle prese con l’enorme consumo di combustibili fossili e le conseguenti emissioni di carbonio. L’industria navale, attraverso l’organizzazione marittima internazionale (Imo), ha approvato la scorsa settimana al Mepc(80) i nuovi obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra, per azzerarle entro o intorno al 2050. Sebbene l’industria navale trasporti ancora il 90% delle merci del mondo e il quarto studio 2020 dell'Imo sui gas serra confermi che le sue emissioni di anidride carbonica sono meno del 3% delle emissioni totali di CO2 prodotte dall’uomo, le azioni dei grandi attori di questo settore hanno il potenziale di guidare i mercati e generare trend.Va detto, poi, che l’utilizzo dell’energia nucleare sulle navi salvaguarda l’ecosistema marino in caso di incidente. Con il progetto di Newcleo, il piombo liquido all’interno del reattore si solidificherebbe raffreddandosi a contatto con l’acqua fredda, racchiudendo il nucleo del reattore in un involucro solido e contenendo tutte le radiazioni grazie alle proprietà schermanti del piombo. Infine, i reattori per prolusione navale di Newcleo eliminerebbero l’attuale necessità di rifornimenti frequenti e, al termine del ciclo, l’intera unità verrebbe semplicemente rimossa e sostituita con una nuova, mentre quella esaurita verrebbe portata via per il riprocessamento.«Oggi Fincantieri ribadisce la sua vocazione ad essere pioniere e catalizzatore del progresso nel settore marittimo con tecnologie all’avanguardia, efficienti e sostenibili», spiega Pierroberto Folgiero, ad e direttore generale di Fincantieri. «L’accordo ci permette infatti di esplorare la possibilità di aggiungere una nuova e visionaria soluzione tra quelle a nostra disposizione per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione che l'industria si è posta». «Sono lieto di lanciare insieme a Fincantieri e Rina un progetto di propulsione navale nucleare civile con questo importante studio di fattibilità», aggiunge Stefano Buono, presidente e ad di Newcleo. «Fincantieri e Rina sono due leader mondiali nel settore navale e la combinazione delle loro competenze con la nostra innovazione tecnologica può portare una soluzione concreta al problema delle emissioni di carbonio nel trasporto marittimo». «Il miglioramento dell’efficienza del carburante e della progettazione delle navi sta già dando buoni risultati nel ridurre l’impatto dell’industria navale sull’ambiente», conclude Ugo Salerno, presidente e ad di Rina. «Tuttavia, per raggiungere gli obiettivi fissati per questo settore, abbiamo bisogno di combustibili alternativi con un basso contenuto di carbonio dall’estrazione allo smaltimento. L'energia nucleare sarà una delle risposte a questi obiettivi».
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)
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