
Vladimir Putin (Ansa)
Da 20 anni a questa parte, la Federazione è vittima di provocazioni e patti non rispettati. Perciò è lecito che pretenda maggiori sicurezze per il suo popolo, fuori e dentro i confini.
Forse in crisi di astinenza da kolossal di guerra, qualche collega sembrava augurarsi che i colloqui di pace a Istanbul tra russi e ucraini fallissero. La riflessione mi è venuta spontanea l’altra sera nel corso della trasmissione Dritto e rovescio, ascoltando Alan Friedman, giornalista americano con un passato da corrispondente del Financial Times. Secondo lui Vladimir Putin, non partecipando al negoziato in Turchia, ha mostrato il suo vero volto. «Il re è nudo», ha cominciato a dire con enfasi, spiegando che la mancata presenza al vertice bilaterale dimostra che il leader russo non vuole la pace.