2024-03-22
Confindustria, le elezioni procedono senza ricorrere alla magistratura
Emanuele Orsini e Edoardo Garrone spiegano i programmi al consiglio. Antonio Gozzi annuncia esposti interni.Arriva al consiglio generale di Confindustria lo scontro per il successore di Carlo Bonomi alla presidenza di via dell’Astronomia. Antonio Gozzi, escluso dalla corsa, annuncia al «parlamentino» dell’associazione che farà ricorso agli organismi interni per far valere le sue ragioni. Un intervento, quello del presidente di Federacciai, che è servito per ribadire le ragioni della sua contrarietà a un’esclusione che ritiene arbitraria e decisa anche in violazione di quanto prevede lo statuto. Posizione che lo stesso Gozzi aveva anticipato il 18 marzo con una lettera indirizzata a Bonomi, al collegio dei probiviri e alla commissione per la designazione del presidente, dopo che da questa è arrivata, il 14 marzo, la comunicazione dell’esclusione.La commissione dei saggi, nella sua relazione al consiglio generale sull’ammissione al voto di designazione di Edoardo Garrone ed Emanuele Orsini, ha motivato l’esclusione di Gozzi spiegando che al termine delle consultazioni e dopo più verifiche il consenso si sarebbe fermato al 13,36% dei voti assembleari. Considerando poi anche le dichiarazioni di voto comunicate successivamente da Gozzi, comunque considerate non ammissibili, la misura del consenso sarebbe salita al 15,94%. Non è quindi scattata l’ammissione di diritto, prevista al raggiungimento della soglia del 20%. E il consenso è stato considerato insufficiente. Gozzi però contesta la decisione. «Quando vedremo quali sono le motivazioni useremo le regole della giustizia interna di Confindustria per tutelare non tanto il mio diritto quanto quello di tutti quelli che mi hanno espresso consenso», ha detto ai giornalisti lasciando via dell’Astronomia. Alla domanda su un possibile ricorso alla magistratura si è limitato a rispondere contraddicendo quanto dichiarato in Consiglio: «Vedremo. Adesso non mi chiedete di più di quello che vi ho detto». Secondo Gozzi, «c’è un pezzo importantissimo di manifattura italiana e di province manifatturiere italiane che non ha avuto l’opportunità di votare un candidato quando lo statuto consente che i candidati siano fino a tre».Il 18 marzo scorso però Gozzi - come presidente di Federacciai - ha scritto alla Commissione di designazione, al collegio dei probiviri e al presidente uscente, Bonomi, per segnalare quelle che, in questa ricostruzione, sarebbero una serie di irregolarità nella procedura che ha portato all’esame dei voti ottenuti dai candidati e all’esclusione della sua candidatura. Nella lettera spiega di essere sopra il 20%, ma nessun accenno a 25% diversamente da quanto raccontato sulla stampa.A questa lettera ha risposto il giorno successivo il collegio dei probiviri, sottolineando tra l’altro che «l’aspetto più rilevante è quello relativo alla certificazione dei consensi espressi dalle associazioni, al di là del dato numerico della soglia del 20%. Le delibere adottate dalle componenti del sistema devono rispondere a regole generali inderogabili, chiaramente dettagliate nella normativa confederale. Ci riferiamo, in particolare, ai termini di convocazione, alla formulazione dell’ordine del giorno e alla verbalizzazione della decisione assunta, senza dimenticare il requisito pregiudiziale della regolarità contributiva verso Confindustria». Archiviato il tema Gozzi, i due candidati in corsa si sono confrontati sui programmi. Consapevoli che inizia l’ultima fase della campagna elettorale: la conta finale dei voti.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.